Nel titolo che ho deciso di dare
a queste poche righe è già racchiuso tutto quello che credo possa bastare a
determinare una scelta in occasione delle imminenti primarie di Cambiare e
Vivere Labico. Credo che il mio paese abbia bisogno di aria nuova. Idee nuove.
Persone nuove. Di un modo di amministrare e gestire la cosa pubblica
completamente estraneo a quello attuale. Credo che il mio paese abbia bisogno,
finalmente, di persone competenti che possano guidarlo verso uno sviluppo che
non sia concentrato solo sull’irragionata - ed irragionevole – espansione
edilizia, ma che punti alla valorizzazione di un territorio che, se amato un
po’ di più, può offrire molto ai suoi abitanti. Credo che Labico abbia bisogno
di più attenzione alla cultura, alla scuola, al sociale, ai diritti delle
persone, di tutte le persone, senza discriminazioni di alcun genere… per
evitare di restare un paese dormitorio, così come si è caratterizzato negli
ultimi anni. Credo che ci sia bisogno di maggiore responsabilità, onestà,
coerenza e trasparenza nella pubblica amministrazione….
Lo so, possono sembrare
“desideri” scontati. Chi non vorrebbe queste cose per il paese in cui vive?
Eppure, tra tutti questi “credo”, io ho una certezza: Tullio Berlenghi può realizzare
questi “desideri labicani” meglio di chiunque altro. Cosa me lo fa pensare?
Niente, proprio niente di eccezionale. Semplicemente e banalmente, il lavoro
messo in campo da Tullio in questi cinque anni – che chi di voi usa facebook può
ripassare ogni giorno grazie alla campagna “propaganda e dintorni”. Sto
parlando delle innumerevoli interrogazioni consiliari; della passione dei
tantissimi interventi in consiglio comunale – frutto di ore di intenso studio,
di fronte a consiglieri di maggioranza che spesso non immaginavano nemmeno di
cosa si stesse discutendo; degli
articoli che sono apparsi sul Cambiare e Vivere Labico News – che sono
incalcolabili e che sono costati a Tullio un bel paio di querele - e di quelli rimasti sul suo blog personale –
che spesso hanno esulato dalla politica locale ma che proprio per questo hanno
aiutato a capire meglio la persona “Tullio”; del coraggio e della competenza dimostrati
nella predisposizione di alcuni atti di denuncia che sono costati ai vertici di
questa amministrazione anche dei rinvii a giudizio – segno che proprio non è
tutto oro quello che riluce; della bellissima idea dei TG LOV, piccole
inchieste per smascherare le magagne delle maggioranza e che tanto successo
stanno avendo, soprattutto tra i più giovani. Se questo è stato il suo impegno
in cinque anni di opposizione, posso solamente immaginare quale potrebbe essere
il suo impegno per il paese da primo cittadino. Il suo lavoro è, secondo me, il
segno tangibile che un modo alternativo di fare politica è possibile. È la
garanzia che percorrendo questa strada – scevra da contaminazioni e compromessi
di alcun genere - il progetto iniziato cinque anni fa può essere portato avanti
con forza ed entusiasmo. Per queste ragioni, il 18 dicembre, mi auguro che in
tanti abbiano il coraggio di voltare pagina… di strappare, anzi, le vecchie
pagine e ricominciare da un bel foglio bianco, sul quale scrivere in cima, “Per
Labico scelgo Tullio
Berlenghi”. Il vero cambiamento inizia da qui.
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