7 aprile 2008

Nell'interesse dei cittadini

Questo numero “straordinario” di Cambiare e Vivere Labico ha come principale obiettivo quello di fare un piccolo bilancio a quasi un anno di presenza in consiglio comunale e di informare il maggior numero possibile di cittadini di Labico. Lo spazio ovviamente non è sufficiente per fare un resoconto esaustivo del nostro impegno - dettagliatamente descritto nei numeri del nostro giornale, scaricabili da www.cambiareeviverelabico.it – e pertanto ci limiteremo a qualche cenno sul lavoro svolto nell’ultimo anno. Un anno trascorso all’interno di un’istituzione, la più piccola del nostro ordinamento, ma non per questo di scarsa importanza, tutt’altro. Come gruppo consiliare abbiamo scelto di impostare la nostra azione politica basandoci su due capisaldi: nel metodo cercare sempre il dialogo e il confronto con la maggioranza; nel merito, non rinunciare mai ai propri contenuti e, soprattutto, avere come obiettivo gli interessi della collettività. Certo, non è stato facile, però, nonostante tutto, siamo riusciti a svolgere un’azione, di stimolo da una parte e di controllo dall’altra, che qualche risultato l’ha sicuramente prodotto.
Il primo importante risultato è stato quello di garantire a tutti i bambini la possibilità di andare a scuola. Abbiamo segnalato la questione sin dal primo consiglio comunale e abbiamo incalzato sindaco e vicesindaco ricordando loro le promesse fatte e gli impegni assunti in proposito.
Certo, i problemi scolastici sono tutt’altro che risolti e su molte importanti questioni – a cominciare dalla mancata concessione dell’autonomia scolastica, dovuta all’inerzia dei nostri amministratori – dovremo ancora lavorare molto (soprattutto considerata la poca considerazione che ha la maggioranza su questi temi). Altre “battaglie” le abbiamo fatte su questioni legate alle scelte in materia urbanistica. E sono state indubbiamente quelle più difficili, perché sono quelle che denotano in modo più evidente la differenza di impostazione tra noi e la maggioranza. Noi proviamo ad orientare le scelte in modo che gli interventi non creino disagio ai cittadini e che anzi possano migliorare il loro benessere. Da parte loro si cerca di privilegiare soprattutto l’interesse e il profitto di chi trae vantaggio economico dalle trasformazioni urbanistiche.
Qualche risultato l’abbiamo ottenuto, come l’obbligo di individuare una adeguata viabilità di collegamento della zona produttiva di Colle Alto, però la sensazione è quella che alcune materie siano decisamente tabù e infatti a nulla è servita la nostra netta opposizione a consentire una speculazione edilizia in prossimità dei cavi dell’alta tensione, con gravi pericoli per la salute dei cittadini che vi andranno ad abitare. E un’ulteriore conferma viene dalle osservazioni al piano regolatore sulle quali Spezzano e Giovannoli nella commissione competente e tutti noi in consiglio comunale stiamo dando vita ad un serrato confronto nel tentativo di limitare i danni che vogliono produrre al nostro territorio. Sempre in materia di governo del territorio abbiamo affrontato la delicata questione della bretella Cisterna-Valmontone, vagliandone prima le problematiche in consiglio comunale e poi organizzando un’iniziativa pubblica per spiegare alla cittadinanza (ognuno con la propria sensibilità) i pro e i contro dell’infrastruttura. Abbiamo invitato anche il sindaco che però ha preferito – come spesso avviene – sottrarsi al confronto. L’ultimo scontro l’abbiamo avuto su una delibera riguardante l’aumento dell’addizionale IRPEF, portato in consiglio, ma non affrontato, negli stessi giorni in cui la giunta ha approvato un aumento delle proprie retribuzioni. Vano il nostro tentativo di un chiarimento. Ad alcuni, forse maliziosi, è venuto il dubbio che il goffo tentativo di “congelare” la delibera sia legato alle imminenti elezioni. Quei maliziosi la risposta l’avranno dopo il 14 aprile.

Alle colonne d'Ercole

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La mia ultima avventura