19 dicembre 2012

Giunte a geometria variabile


E’ chiaro il motivo per il quale il nostro sindaco, Alfredo Galli, è così ostile alla trasparenza e usa tutte le armi, al limite del lecito, per rendere la vita difficile a chi cerca di capire come funziona la macchina amministrativa. Magari – ad esempio – inventandosi le scuse più miserabili per proibire la registrazione delle sedute del consiglio comunale. Un po’ più complicato impedire la pubblicazione degli atti di giunta e di consiglio, anche se – bisogna riconoscere – fa di tutto perché avvenga il più tardi possibile e con atti che contengano il minimo indispensabile. Però, anche con queste limitazioni, è sempre molto istruttivo dare un’occhiata al nostro albo pretorio on line.
In questi giorni sono state pubblicate due delibere, la n. 84 e la n. 85 del 2012. L’ultima delibera pubblicata risaliva a novembre ed era la n. 82. E la n. 83? Non se ne sa nulla. In teoria potrebbe esistere e produrre effetti giuridici, senza che nessuno lo sappia. Qualche maligno potrebbe pensare che in questo modo si potrebbero nascondere imbrogli grandi e piccoli. Noi, ovviamente, non lo pensiamo, però saremmo più tranquilli se vedessimo la normale e corretta pubblicazione delle delibere man mano che vengono approvate e non “congelate” in attesa di non si sa bene cosa.



La numero 82 aveva una giunta composta da quattro persone. Galli, Scaccia, Ricci e l’onniassente Mirko Ulsi, il primo degli eletti della maggioranza, ma con imbarazzante tasso di partecipazione alle riunioni di giunta. Circola una fantasiosa voce secondo la quale l’obiettivo del giovane assessore sarebbe stato quello di ottenere – grazie alla carica istituzionale – il trasferimento in zona, ottenuto il quale si sarebbe dimesso da assessore per lasciare spazio ad altri. Un simile scenario sarebbe talmente desolante ed umiliante (anche per chi ne dovesse divenire complice) da renderlo del tutto incredibile. Resta il fatto che la giunta, da novembre a dicembre, si è improvvisamente contratta, come dimostra la delibera n. 84. Da quattro è passata a tre. Senza che nessuno si degnasse di comunicare questo cambiamento. Ulsi non è più “assente”, semplicemente non è più in giunta. E nessuno lo ha sostituito. C’è un assessorato vacante? Galli ha preso l’interim dell’urbanistica? Ossia ha ufficializzato il governo della materia di cui si occupa da sempre, anche se ha sempre preferito affidarlo formalmente ad altri? Il plenum della giunta è stato ridotto da quattro a tre senza dir nulla a nessuno? C’è uno straccio di atto di dimissioni? Di revoca dell’incarico? Di un qualunque accidente che faccia capire cosa succede nelle stanze del Palazzo? No. Nulla di nulla. In compenso bastano tre persone a ratificare lo sperpero di 12500 euro pubblici, senza capire chi ha intascato quanto. L’unica, amara, considerazione è che le iniziative organizzate dalle associazioni, a costi decisamente più bassi, sono state di gran lunga più vitali e partecipate del famigerato incantesimo della notte di mezza estate, con tanto – come recita la delibera – di “ricco buffet”. Non oso chiedere chi si è seduto intorno al tavolo apparecchiato con il “ricco buffet”.

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