13 aprile 2012

Una scelta responsabile


Nella vita si fanno scelte in continuazione. Spesso queste scelte sono soggette a meccanismi di tutela che ci impediscono di commettere errori grossolani. Se, ad esempio, decidiamo di acquistare un’automobile, sarà difficile immaginare che quanto acquisteremo non sia in grado di soddisfare l’esigenza per cui l’abbiamo comprata: spostarsi. Questo dipende da una legislazione di garanzia per i consumatori e da altri strumenti che ci rendono meno vulnerabili. La mia automobile potrà non essere esattamente quello che immaginavo, ma sarà certamente in grado di portare me e la mia famiglia ovunque mi serva. Impossibile “sbagliare”, basta farsi un’idea sulle caratteristiche più importanti, decidere il colore e qualche optional e il gioco è fatto. Ciò nonostante la scelta di un’automobile avviene dopo una lunga e ponderata valutazione di moltissimi dettagli, anche di modestissimo rilievo. Fa un po’ parte del piacere dell’acquisto, ma rimane qualcosa che riguarda una porzione di tempo che si spera modesta della nostra esistenza. Ognuno di noi – soprattutto se usa la macchina per recarsi al lavoro – sarà ben contento di trascorrere meno tempo possibile nell’abitacolo…
Una scelta – importante, anche se spesso non ce ne rendiamo conto – a cui siamo chiamati è quella che riguarda “chi” ci dovrà governare. Un aspetto fondamentale è che, in questo caso, non ci sono forme di tutela. Se decideremo di affidare il nostro paese, la nostra vita, il nostro futuro, ad un perfetto cretino o ad un affarista senza scrupoli, non avremo (quasi) scampo. Ci toccherà sorbirci lui e la sua politica (abborracciata o intrallazzona fa poca differenza) per i prossimi cinque anni. Questa mancanza di un “paracadute” dovrebbe renderci più attenti nel prendere una decisione. Non è facile, mi rendo conto, ma con un po’ di buona volontà alcune cose si possono capire. Ci vuole la giusta cautela che si utilizza quando le transazioni sono, come dire, “a rischio bidone”. Dipende dalle situazioni. Se compro una radiolina in un negozio, probabilmente non sentirò l’esigenza di aprire neppure la scatola, mentre, se la acquisto da un tizio in mezzo alla strada, probabilmente farò qualche verifica sullo stato di salute del prodotto. Ecco, in politica sarebbe necessaria una qualche precauzione aggiuntiva e cercare di approfondire la conoscenza, basandosi non solo sui programmi (spesso molto ambiziosi e quasi utopici), men che meno sulle promesse (quante ne sentirete le prossime settimane), ma cercare di capire qualcosa di più sulla storia politica e sulla competenza dell’interlocutore. Diffidare di chi ha una certa propensione a cambiare casacca con troppa disinvoltura e di chi appare evidentemente digiuno di questioni amministrative, specialmente se vanta una certa esperienza politica. L’essere rimasto digiuno per tanto tempo su certe cose potrebbe voler dire che è dotato di grande appetito su altre. E non è affatto rassicurante…

Nessun commento:

Posta un commento

Alle colonne d'Ercole

Alle colonne d'Ercole
La mia ultima avventura