20 aprile 2011

Lettera aperta al Sindaco Andrea Giordani


Lettera aperta al Sindaco Andrea Giordani

Caro Andrea,

ti scrivo questa lettera perché credo che le associazioni locali abbiano bisogno di un po’ più di attenzione e di rispetto da parte dell’amministrazione che tu guidi. Vorrei ricordarti che il Comune di Labico ha da tempo regolamentato un meccanismo di sostegno economico alle associazioni. Questo regolamento – migliorabile, come ogni cosa – è in vigore da molto tempo e ogni anno le associazioni presentano i propri progetti per accedere ai finanziamenti comunali per svolgere la propria attività. Teniamo conto che si tratta di associazioni impegnate sui temi sociali, culturali, di tutela del territorio e le loro iniziative regalano un importante valore aggiunto alla nostra piccola comunità. L’aiuto economico del comune è sicuramente molto importante, ma la vera ricchezza è data dal tempo, dalle competenze, dall’entusiasmo che molte persone dedicano alla realizzazione di bellissime iniziative.

Anche per il 2011 le associazioni hanno presentato i propri progetti (entro ottobre del 2010). L’amministrazione, attraverso la commissione consiliare competente, avrebbe dovuto esaminarli e ripartire le risorse, sulla base di precisi criteri. Ogni associazione ha bisogno di conoscere in tempi ragionevoli le risorse su cui può contare, anche per organizzare le proprie iniziative e per capire se la disponibilità finanziaria è tale da poter mettere in cantiere tutte le proposte fatte. Purtroppo siamo alla fine di aprile e nessuna comunicazione è stata ancora data alle associazioni, la commissione competente, nonostante una precisa richiesta da parte dell’opposizione, non è stata convocata e nulla, ufficialmente, si sa dei propositi dell’amministrazione.

Provo a spiegare come stanno le cose. Dalle dichiarazioni di qualche esponente della maggioranza, a cominciare dall’assessore competente, sembra che l’amministrazione abbia deciso che “non si possono dare soldi alle associazioni”. Perché? “Perché lo dice la legge”. Punto. Ad un più attento esame delle apodittiche affermazioni dei nostri assessori, si intuisce che l’amministrazione si vuole avvalere di una norma contenuta nel decreto-legge n. 78 del 2010, che prevede che le amministrazioni pubbliche non possano effettuare spese per sponsorizzazioni. Ricordo che la norma è entrata in vigore il 31 maggio del 2010, ossia circa un anno fa, e che, se davvero chi amministra ne ha dato un’interpretazione così restrittiva, c’era tutto il tempo di comunicare in via ufficiale alle associazioni e, perché no?, al consiglio comunale l’orientamento del sindaco e della giunta. Invece nulla. E’ stato per mesi tutto un “si dice”, un “sembra che”, un “vediamo come”. Di chiaro e trasparente nulla, come troppo spesso capita con questa amministrazione. La sensazione è che, ancora una volta, ci si faccia scudo di una norma dello Stato – che, peraltro, non dice quello che si vuol far credere – per usare in modo discrezionale le risorse pubbliche, magari elargendo con maggiore generosità nei confronti delle associazioni che si considerano “vicine” all’amministrazione. Lo abbiamo già visto con la famigerata delibera di regolamentazione degli spazi pubblici, una vera e propria trappola – sconfessata peraltro proprio dal consiglio comunale – e sguainata all’occorrenza come alibi per negare spazio e visibilità alle associazioni sgradite al “Palazzo”.

Non è un bel modo né di fare politica, né di amministrare. Ti invito pertanto ad affrontare in consiglio comunale la vicenda, invitando i rappresentanti di tutte le associazioni e dando vita ad un confronto aperto e costruttivo, per restituire – ancorché con qualche mese di ritardo – alle associazioni che danno valore e animano la vita sociale e culturale del nostro piccolo paese, il giusto e dignitoso riconoscimento per la passione e l’impegno che offrono a tutti noi.

Colgo l’occasione per augurarti una buona Pasqua.

Tullio Berlenghi

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