1 settembre 2010

Il “vuoto” estivo e le nocciole del Sindaco


Doverosa replica alle amenità di sindaco e assessore alla cultura di Labico sull'estate labicana

È surreale che in un comunicato stampa diffuso in queste ore l’amministrazione comunale continui a vantarsi e rallegrarsi di un’estate labicana, di fatto, inesistente. Gli eventi estivi di un paese non possono limitarsi ad un paio di serate musicali e alla festa del santo patrono - tra l’altro mancante di una visione d’insieme (i pochi eventi sono stati spezzettati nelle diverse giornate: domenica l’unica manifestazione realizzata è stato il concerto serale), di fantasia, di entusiasmo e di novità (stesso identico programma da anni). Le manifestazioni promosse dall’amministrazione sono state talmente poche che l’assessore alla cultura ha sentito il bisogno di citare – oltre alla tre giorni di “Insieme è già festa”, il cui contributo comunale è stato minimo e “difficoltoso” - gli eventi organizzati da Andrea Giordani nella sua tenuta. Eventi a pagamento, sui quali il sindaco avrà avuto sicuramente un tornaconto personale, e non certo riconducibili ad iniziative pubbliche.

Anche la “sagra delle nocciole”, annunciata nella stessa nota, ha il sapore di un evento che riguarda soprattutto Andrea Giordani in qualità di produttore di nocciole, visto che gli altri produttori sono stati chiamati all’ultimo momento e col programma già definito. Speriamo che non si replichi la scandalosa messinscena dell’anno scorso, in cui una festa pagata con i soldi pubblici si è trasformata in una festicciola privata e blindata nel palazzo del Comune. Saremmo ben lieti di avere un’amministrazione comunale che si preoccupa sul serio di valorizzare e salvaguardare il territorio e le produzioni di qualità, come la nocciola labicana. Peccato che la politica urbanistica – con centinaia di migliaia di metri cubi di cemento in arrivo -, quella infrastrutturale – con la previsione di una bretella autostradale e di un casello proprio nelle zone agricole ancora integre – e quella industriale – con la realizzazione di un’enorme area in cui è previsto un impianto per la termodistruzione dei rifiuti – vadano esattamente nella direzione opposta e le uniche nocciole labicane a salvarsi potrebbero essere proprio quelle di Giordani. Questo le renderebbe sicuramente più pregiate, ma ad un prezzo altissimo per il nostro territorio e per la qualità della vita dei labicani.

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