15 ottobre 2019

Il giro delle fonti. Chi semina e chi raccoglie.




Nel giro di poche settimane ho partecipato a due iniziative di pulizia organizzate a Labico. La prima, durante la quale abbiamo levato un bel po’ di immondizia lungo via della Marcigliana, ha visto la presenza di molti ragazzi, che hanno dato il proprio contributo con un impegno ammirevole. La seconda iniziativa si è svolta lungo il percorso delle fonti, un bellissimo itinerario tra storia e natura, che solo grazie all'abnegazione più che ventennale di Ruggero Mariani si è riusciti a recuperare e rendere fruibile. Ricordo ancora nitidamente il mio primo “giro delle fonti”, che risale a quasi 20 anni fa, con Ruggero a fare da guida, che illustrava ogni singola testimonianza del passato con competenza e passione. Per diversi anni, nonostante l’impegno di Ruggero, quel piccolo patrimonio naturalistico e storico – la cui valorizzazione non era certo una priorità delle passate amministrazioni - è stato un po’ trascurato. Solo di recente, grazie al fondamentale aiuto di altri straordinari volontari (tra tutti Simone Massari) e di alcune associazioni locali, il percorso delle fonti è stato restituito a Labico in tutta la sua bellezza. Anni di incuria però hanno lasciato il segno e lungo il sentiero era facile imbattersi in rifiuti di ogni genere ed è nata quindi l’idea di organizzare una bella passeggiata di “pulizia”, in occasione della giornata nazionale del camminare promossa da Federtrek.
E’ stata una bellissima giornata, complice un sole quasi estivo, che ha visto una nutrita e convinta partecipazione di tante persone, compresi molti amministratori, accomunate dalla voglia di riprendersi e godersi quel pezzettino di natura a pochi passi da casa. Il senso di sconforto alla vista di tutti quei rifiuti abbandonati è stato ampiamente compensato dal fatto di non sentirsi soli in quel piccolo gesto di impegno civico. E vorrei ringraziare uno ad uno tutti quelli che hanno sottratto una mezza giornata ad attività sicuramente più piacevoli per dare il proprio apporto ad un’iniziativa che non è soltanto (e già non sarebbe poco) la pulizia di un sentiero, ma è anche qualcosa che ci serve per essere comunità, qualcosa che ci fa capire che dobbiamo sentire nostro anche ciò che non ci appartiene individualmente, ma che è un bene di tutti, un bene comune da preservare tutti insieme. E un grazie particolare va a quei genitori con i bimbi piccoli, che forse saranno riusciti a collaborare poco alla raccolta, ma il cui contributo è stato ancor più importante, perché hanno messo un semino di valore nei propri bimbi. Un semino che, con le giuste cure, germoglierà e ci regalerà una generazione più attenta e sensibile di quanto non lo siano state le precedenti, a cominciare dalla mia.

P.S. - La foto è del 2017

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