16 maggio 2009

Maggioranza in bilico?


La situazione della maggioranza è piuttosto strana. Proprio nel momento in cui la credibilità della coalizione aveva raggiunto il minimo storico succede qualcosa di paradossale. Il Sindaco – a cui vanno i nostri sinceri auguri – è costretto da problemi familiari a lasciare il campo. A qualcuno sta facendo comodo la sua assenza, in modo da poter continuare agevolmente a gestire la macchina amministrativa. I più maliziosi potrebbero sostenere che non cambi molto, ma in realtà cambia moltissimo.
Si può discutere a lungo su quanto davvero Giordani potesse decidere la linea politica dell’amministrazione, soprattutto nella materia in cui il suo alter ego, Galli, ha sempre dimostrato una certa “sensibilità”, ossia l’urbanistica, ma il ruolo politico di Giordani era chiaro e soprattutto veniva esercitato in particolar modo coordinando i lavori delle sedute consiliari. Sarà un caso, ma la nomina del presidente del consiglio comunale è avvenuta dopo oltre un anno e mezzo dalla sua istituzione. Qualcuno ricorderà la gran fretta con cui venne approvata la modifica dello Statuto, per poi lasciarla inattuata. Qualcosa nel Palazzo evidentemente era cambiato. In questo anno e mezzo abbiamo assistito ad un progressivo logoramento della compagine di governo locale e ad una continua perdita di credibilità. Li abbiamo incalzati su tutti gli argomenti e spesso e volentieri abbiamo messo in luce le tante contraddizioni di chi confonde la pubblica amministrazione con l’esercizio del potere. Diversi esponenti della maggioranza – spesso ignari quanto noi delle decisioni che venivano assunte dai maggiorenti e a cui si dovevano remissivamente allineare – hanno in più circostanze manifestato il proprio disagio per questa situazione, faticando non poco a vestire il ruolo di corresponsabili di scelte che passavano sopra le proprie teste. Le tante incongruenze di una variante al piano regolatore ritagliata su esigenze ben distanti dal benessere della collettività non aiutavano certo a mantenere la coesione di una maggioranza sempre più sfilacciata. In una situazione così ci si aspetta che i problemi personali del Sindaco finiscano con il danneggiare la stabilità dell’intera coalizione. Invece, ed è questo il paradosso, l’uscita di scena di Giordani – seppur temporanea – sembra produrre l’effetto opposto. In pratica Galli ripropone in modo meno ambiguo il proprio ruolo di tessitore e sia i portatori di più alte ambizioni sia i “maldipancisti” si sono dovuti rapidamente rimettere in riga.
Per l’opposizione non cambia molto. La nostra battaglia continuiamo a farla con grande chiarezza e trasparenza. Speriamo solo che l’assenza del Sindaco – abilmente strumentalizzata da alcuni esponenti della maggioranza - non diventi un ulteriore alibi per tutte le magagne dell’amministrazione, a cominciare dalle interrogazioni, per le quali lo Statuto prevede una risposta in consiglio comunale e che invece non siamo quasi mai riusciti ad avere. Così come sarà facile cercare di attribuire al Sindaco la responsabilità di questi due anni di mediocre amministrazione. Invece è successa una cosa molto semplice: con un grande lavoro, con un grande impegno, fatto con passione e competenza, un’opposizione compatta e tenace è riuscita in un’operazione che fino a poco tempo fa sembrava impossibile: scardinare il “sistema”. E, si sa, quando si rompe un meccanismo i primi a saltare sono gli anelli deboli.

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