4 ottobre 2008

Il Presidente fantasma

Qualcuno dei nostri lettori più affezionati sicuramente se ne ricorderà. Esattamente un anno fa la maggioranza impose una modifica statutaria per creare la figura del Presidente del Consiglio Comunale. Provo a riassumere brevemente la vicenda. Pur consapevoli della necessità di una completa revisione dello Statuto, i nostri amministratori decisero di effettuare da subito questa prima modifica, per evidenti ragioni di equilibri interni.
La determinazione era tale che diedero vita ad un imbarazzante pasticcio al momento della votazione, visto che, a nostro avviso, non era stato raggiunto il quorum necessario per l’approvazione della modifica.
Il Sindaco disse “non è approvata”. Poi venne ritrattato tutto con uno scandaloso verbale che capovolgeva la vicenda e tutti i consiglieri di maggioranza si trincerarono dietro affermazioni del tipo “non ricordo”, “ero distratto”, “non saprei”. Questa protervia era giustificata (secondo loro) da straordinarie ragioni di necessità e urgenza che impedivano una più ponderata e serena riflessione da effettuare insieme alla minoranza, che – detto per inciso – sul punto in questione era sostanzialmente d’accordo. In pratica serviva subito la figura del Presidente del Consiglio Comunale e non era possibile attendere oltre, anche a costo di qualche “forzatura” (chiamiamola così) politica e istituzionale. Con queste premesse ci si sarebbe aspettati una rapida attuazione della modifica.
Ad esempio la stampa e distribuzione in tempi brevi del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento, come modificati dal Consiglio Comunale. E poi, soprattutto, l’elezione del Presidente, come da nuovo Statuto.
Magari non proprio la prima seduta successiva, ma magari la seconda, o, al limite, la terza. Bene, di sedute ne sono passate 15. E un anno di tempo. Della nomina del Presidente del Consiglio nessuna traccia. In pratica i nostri amministratori hanno usato tutta la loro arroganza per effettuare una modifica al regolamento su cui adesso risultano inadempienti da un anno. Un vero capolavoro. Bisognerebbe chiedersi come mai abbiano deciso di fare questa pessima figura. Certo la scarsa dimestichezza con le regole non li aiuta. Pensano che sia sufficiente imporre la loro volontà con la forza dei numeri per sistemare tutto. In realtà la democrazia non è fatta solo di numeri, ma è necessario anche rispettare alcuni principi. Certo potrebbero imporre un nuovo cambiamento per ripristinare lo status quo ante.
Ma questo significherebbe coprirsi di ridicolo e ne sono consapevoli. Però non nominano il Presidente e questo fa sorgere qualche domanda. Temono forse che la nuova figura potrebbe creare più problemi di quanti non possa risolverne? Oppure pensano che l’attribuzione di un significativo potere ad una persona possa alterare i già difficili equilibri interni? O magari ritengono che in fondo nessuno dei consiglieri (sono ovviamente esclusi i membri della giunta) abbia la capacità e l’autorevolezza necessarie? Tutte domande per le quali non sarà facile avere una risposta. Noi intanto continuiamo a chiedere dall’inizio della consiliatura il rispetto dello Statuto e del Regolamento e, coerentemente, chiediamo che, insieme alle commissioni consiliari, venga nominato anche il Presidente del Consiglio Comunale. E, inoltre, chiediamo che la commissione nominata per le modifiche statutarie termini il suo lavoro. Sono più di sei mesi che non viene convocata. L’ultima volta l’accordo era quello che ogni gruppo avrebbe dovuto presentare un pacchetto di proposte di modifica su cui confrontarsi. Noi, diligentemente, ci siamo presentati all’appuntamento col nostro compitino pronto. Gli altri non si sono presentati, né ci hanno comunicato alcunché. Ed è da allora che attendiamo notizie. Anche in questo caso sembra di assistere ad un vero e proprio ripensamento: quello che un anno fa sembrava urgente ed inderogabile adesso è diventato un elemento del tutto trascurabile. Solo a seguito delle nostre insistenze il Sindaco si è impegnato a riconvocare la commissione.
Attendiamo fiduciosi.

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