tag:blogger.com,1999:blog-31029220972959094252024-03-13T02:04:31.109+01:00Il blog di Tullio BerlenghiRedazionehttp://www.blogger.com/profile/02743180620122960145noreply@blogger.comBlogger362125tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-6217205915565279052023-04-18T18:37:00.001+02:002023-04-18T18:37:51.492+02:00Orsi, natura e presunta umanità<p style="text-align: justify;">Una componente rilevante dell’economia del Trentino è il turismo e l’elemento prevalente di attrazione turistica è la natura. È sufficiente farsi un giro tra i siti di promozione turistica e si vede che le parole più usate sono – oltre a “natura” – che svetta al primissimo posto – montagna, boschi, prati, fiumi, laghi, animali, ossia la natura in tutte le sue possibili declinazioni. La “natura”, quindi, è un fattore imprescindibile dell’offerta turistica e per questo i trentini cercano di tutelare e valorizzare un patrimonio che porta lavoro, ricchezza e benessere all’intera collettività.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKXEVmX0RpAAQryNDAPwn90Cr_7q2klf-cIxX4vh9SuZQIivLWpap6Wn-MxMUF21HYvzi3HlF99adJHmFy4emcRDCEl5XefQhqTfgaQUFN0FX8uprc68BNbjaBk7b6_BNwtarbq8lheH6ihZAGjurDMKJep5uVYzEfQZ83pjUlJL6PZyPvs3Y6jRrAFA/s5350/2023_04_07_CR7%20(273)_DxO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3567" data-original-width="5350" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKXEVmX0RpAAQryNDAPwn90Cr_7q2klf-cIxX4vh9SuZQIivLWpap6Wn-MxMUF21HYvzi3HlF99adJHmFy4emcRDCEl5XefQhqTfgaQUFN0FX8uprc68BNbjaBk7b6_BNwtarbq8lheH6ihZAGjurDMKJep5uVYzEfQZ83pjUlJL6PZyPvs3Y6jRrAFA/w320-h213/2023_04_07_CR7%20(273)_DxO.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">20 morti all'anno per punture di insetti</td></tr></tbody></table></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La fruizione del bene “natura”
non è però esente da rischi. Ne siamo tutti consapevoli e di fronte alle
numerose disgrazie che si verificano pressoché quotidianamente si reagisce con
un certo fatalismo. Secondo i dati del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e
Speleologico soltanto nel 2022 ci sono state ben 504 vittime da incidenti in montagna.
Ogni settimana in pratica nelle nostre montagne muoiono 10 persone. Le cause
possono essere molteplici e molto spesso è l’imprudenza un fattore
determinante. Muoiono sciatori, escursionisti, mountain biker, cercatori di
funghi. Possono scivolare su un sentiero, cadere in un burrone, essere travolti
da una valanga, punti da un’ape, morsi da una vipera, caricati da una mucca in
un alpeggio. Ogni volta, alla dovuta costernazione per la perdita di una vita
umana si accompagna l’inevitabile fatalismo: poteva succedere, è successo. Non
si va necessariamente alla ricerca di una responsabilità (che spesso è proprio
della vittima). Qualche volta si chiede di individuare misure di maggiore
prevenzione e sicurezza, ma senza troppa convinzione, anche perché in molti
casi è proprio il mancato rispetto delle misure esistenti a mettere in pericolo
le persone (basti pensare ai numerosi incidenti degli sciatori che si avventurano
nei cosiddetti “fuori pista”). Quasi mai, dunque, si cerca giustizia,
responsabilità, un colpevole, al quale infliggere una punizione severa e
adeguata. “Quasi” mai. Perché un momento in cui abbiamo bisogno del capro
espiatorio (da sacrificare) c’è. Ed è quando il “colpevole” è il lupo (o l’orso)
cattivo. Noi, per, pudore lo definiamo “problematico”. Che poi è problematico
semplicemente perché non rispetta le “nostre” regole e quindi, per stare
sicuri, dobbiamo metterlo in condizioni di non nuocere. Fermo restando che i
primi a non rispettare le regole siamo proprio noi. Perché magari non gestiamo
in modo adeguato i rifiuti, che facilmente attraggono gli animali selvatici,
oppure non seguiamo adeguatamente le indicazioni su come tenere gli animali
domestici o gli apiari, altri elementi di richiamo, oppure che – incuranti dei
cartelli di avviso - entriamo in un bosco, magari correndo, dove è nota la
presenza di animali normalmente elusivi, ma che possono diventare aggressivi in
determinate circostanze (ad esempio in presenza dei cuccioli, come nel caso di
JJ4).<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Ecco, in questo caso, scatta la
caccia al mostro. Si perde ogni senso di ragionevolezza e si addita l’animale
(al quale è semplicemente da idioti pensare di applicare le nostre categorie
dell’etica e del diritto) come il male assoluto. Ma davvero si può essere così grotteschi
e puerili da scaricare su un animale selvatico la nostra piena responsabilità,
che inizia soprattutto con l’incapacità di gestione delle nostre stesse scelte?<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Già, le “nostre” scelte, perché
gli orsi in Trentino erano estinti. Per essere più precisi li avevamo
massacrati senza tanti complimenti perché disturbavano il nostro modello
economico. Poi sono subentrate altre valutazioni e – sempre con un occhio attento
alle esigenze economiche – abbiamo pensato bene di reintrodurli, perché così il
nuovo business – quello della natura – si arricchiva di una componente molto attraente.
Perché avere orsi, lupi, cervi, daini nei boschi li rende molto più
interessanti dal punto di vista turistico. In più, il progetto di ripopolamento
era lautamente remunerato dalla Commissione Europea e quindi nessuno si è fatto
troppi problemi su cosa comportasse realmente impegnarsi nella realizzazione
del progetto “Life Ursus”. Intanto ci becchiamo i soldi e buttiamo lì qualche
orso. Si mettono un paio di cartelli e finisce lì. Se poi non dovessimo essere
capaci, facciamo presto a dare la colpa agli orsi e li ammazziamo tutti.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La dinamica mi ricorda quella di
un evento di quasi vent’anni fa che mi era rimasto impresso. Un giovane perse la
vita in un incidente stradale. Probabilmente a causa della velocità eccessiva
era uscito di strada ed era andato a schiantarsi contro un albero. Anche in
quel caso serviva un capro espiatorio, qualcuno (o qualcosa) contro cui
riversare un bisogno di giustizia (o meglio vendetta). E chi era questo qualcuno
(o qualcosa)? L’albero, anzi gli alberi. “Problematici”, evidentemente. E così,
nottetempo, un gruppo di amici e compaesani della vittima dell’incidente stradale
pensarono bene di tagliare qualcosa come 200 alberi lungo i lati della strada.
Una vera e propria devastazione ambientale e paesaggistica, frutto di una “giustizia
sommaria” senza alcun senso.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Adesso abbiamo una mamma orsa,
privata dei suoi cuccioli (che potrebbero non essere ancora in grado di sopravvivere
da soli), rinchiusa in una gabbia e condannata a morte. Perché per la nostra
sicurezza non basta averla messa in condizioni di non nuocere. Meglio
ucciderla, così siamo più sicuri. E poi anche per una forma ancestrale di
giustizia: lei ha ucciso, lei deve essere uccisa. Anzi, per avere ancora più
giustizia dobbiamo ammazzarne qualche altro di orso. Facciamo 10, così rispettiamo
proporzioni care a chi governa.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">E ricordiamoci: noi siamo l’umanità,
le bestie sono loro.<o:p></o:p></p>Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-63943889562967779292020-03-24T10:00:00.000+01:002020-03-24T11:02:09.114+01:002 a 0. Palla al centro.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo5gren-imJuJHB7y_QvMwIjuLsG1A_OTpEotELrp_Ch4AbnHngN_OyoRh9I2WL08DmHUj2_veHZ3OxPNSJqNwBAXADf6EPkZG1E9rDwVST-95K_SRJr637sRy3MOTxGq6J5qjpbW3tMaE/s1600/galli+denuncia.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="753" data-original-width="1000" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo5gren-imJuJHB7y_QvMwIjuLsG1A_OTpEotELrp_Ch4AbnHngN_OyoRh9I2WL08DmHUj2_veHZ3OxPNSJqNwBAXADf6EPkZG1E9rDwVST-95K_SRJr637sRy3MOTxGq6J5qjpbW3tMaE/s320/galli+denuncia.PNG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono passati esattamente 10 anni. Era il 24 marzo del 2010, quando l’allora Vice Sindaco di Labico, Alfredo Galli, aveva annunciato in pompa magna l’intenzione di passare alle maniere forti per mettere a tacere le critiche – giudicate “calunnie” da Galli – dell’opposizione di allora (di cui ero il capogruppo). La questione che aveva particolarmente irritato Alfredo Galli era un articolo del sottoscritto, nel quale veniva fatta un’accurata ricostruzione di uno “strano” permesso di costruire che aveva consentito ad Alfredo Galli ed al fratello di edificare serenamente in piena zona agricola. Nell’articolo venivano riportati in modo meticoloso e circostanziato gli elementi di dubbia legittimità dell’iter che aveva portato al rilascio del permesso di costruire e che in nessun modo, nonostante una richiesta di chiarimento in consiglio comunale, avevano ottenuto una soddisfacente spiegazione da parte degli amministratori dell’epoca.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Così Galli, dopo aver criticato per anni la politica fatta per via giudiziaria, annunciò una denuncia in sede penale e una richiesta di risarcimento danni in sede civile. La prima non vide mai la luce, non si è mai capito perché, ma la seconda ha dato vita ad un procedimento che mi ha visto coinvolto come parte convenuta perché, ad avviso dell’attore (il termine è giuridico, evitiamo un’altra bega giudiziaria, mi raccomando) il mio scritto – contenente, sempre a suo avviso, affermazioni “non veritiere” - sarebbe stato lesivo della sua onorabilità. Per tale ragione chiedeva un risarcimento quantificato in 50mila euro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Iniziò così una lunga avventura in tribunale che si concluse – almeno così pensavo – il 3 novembre 2014 con una sentenza molto chiara in cui il Giudice, in buona sostanza, affermava che il mio articolo costituiva “espressione di diritto di critica politica”, “di indubbio interesse pubblico”, “pienamente rispettosa della dignità personale del Galli” e che pertanto la sua istanza andava rigettata. Il tutto al modico costo di 4.500 euro a carico di Alfredo Galli.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qualcuno più cauto, dopo una simile batosta, avrebbe archiviato la sconfitta senza troppo clamore. Peccato che Galli, che all’epoca era tornato a ricoprire il ruolo di Sindaco, abbia fatto valutazioni diverse. Non saprei dire se sia stato il timore del contraccolpo politico della sentenza, un cattivo consigliere o uno scatto di orgoglio, ma poco dopo Galli ha comunicato l’intenzione di ricorrere in appello, con una scelta più temeraria che coraggiosa.</div>
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<div style="text-align: justify;">
E così è iniziato un nuovo capitolo della vicenda giudiziaria che ha visto me e Alfredo Galli su fronti contrapposti. Vicenda che ha avuto il suo (secondo) epilogo qualche settimana fa con una nuova sentenza, questa della Corte d’Appello di Roma, la quale contiene affermazioni di indubbio interesse.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In primo luogo viene premesso che perché si possa parlare di diritto di cronaca è necessario che si parta da “un diligente lavoro di ricerca”, “l’utilità sociale dell’informazione” e la “forma civile” della narrazione, improntata quindi a lealtà e chiarezza e priva di offese gratuite. Inoltre la sentenza afferma che la libertà di espressione politica non è elemento sufficiente per legittimare il contenuto di uno scritto, il quale deve avere il requisito essenziale della veridicità. Punto sul quale il Giudice si è soffermato con grande attenzione, riscontrando la precisa ricostruzione della vicenda da parte mia ed evidenziando che, a fronte di quanto riportato nel mio articolo, Alfredo Galli “non abbia replicato alcunché” e che gli addebiti da me segnalati “devono aversi per incontroversi”, in base all’articolo 115 del codice di procedura penale. Insomma, visto che Galli non è stato in grado di contestare nel merito, non c’è ragione per dubitare della veridicità di quanto ho scritto. Circostanza rafforzata dalla presenza – nella documentazione allegata – di un’autorevole perizia di parte che ricostruisce in modo impeccabile l’intera vicenda sotto il profilo giuridico-amministrativo. Infine, in sintonia con il giudice di primo grado, viene confermata pienamente la sussistenza dell’ulteriore requisito della continenza verbale, poiché mi ero limitato ad esporre i fatti, astenendomi dal formulare commenti di sorta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, un’altra legnata (in senso metaforico, per carità) per Alfredo Galli, il quale è stato condannato anche ad un ulteriore rimborso delle spese di lite, pari a 6.500 euro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Due a zero. Palla al centro. Dal Palaciocci è tutto.<br />
<br />
<br />
P.S. - Un ringraziamento particolare va all'avvocata Simona Simeone, che mi ha assistito con straordinaria dedizione e competenza in tutti questi anni.</div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-86527035561309413642020-01-16T19:57:00.000+01:002020-01-16T19:57:47.667+01:00Colle Fagiolara, una voce fuori dal coro<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://thumbnails-photos.amazon.it/v1/thumbnail/RdsAh4ZgQAOTE_aJUTDOiw?viewBox=1407%2C938&ownerId=AMCTUL2IEP0ZP" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://thumbnails-photos.amazon.it/v1/thumbnail/RdsAh4ZgQAOTE_aJUTDOiw?viewBox=1407%2C938&ownerId=AMCTUL2IEP0ZP" width="200" /></a><span style="text-align: justify;">Sono davvero contento che nel
nostro territorio, con la chiusura della discarica di Colle Fagiolara, si sia
chiuso positivamente un pezzo di storia, a coronamento di un impegno di alcuni
- pochi, determinati e coraggiosi, ai quali vanno i miei sinceri complimenti -
che sono diventati molti e che hanno permesso un cambiamento quasi insperato
per un territorio che qualcuno aveva definito “a bassa reattività sociale”,
ossia incapace di opporsi a scelte di pianificazione ed infrastrutturali
giudicate sbagliate. Con questa premessa potrei limitarmi a salire sul carro
festante dei vincitori (forse con qualche ragione) e fare il mio piccolo post
(auto)celebrativo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Invece no. Non perché abbia
cambiato idea, tutt’altro. Vorrei soltanto aggiungere un elemento di
riflessione, perché l’eliminazione di una discarica (che costituisce il più
basso gradino nella gerarchia europea della gestione dei rifiuti) è
indubbiamente un ottima notizia, ma se non è accompagnata da politiche
adeguatamente virtuose, rischia di essere solamente lo spostamento di un
problema. In pratica se siamo stati abbastanza bravi -<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>grazie ad una serie di misure di “economia
circolare” (riduzione “a monte” dei rifiuti, recupero, differenziata, riciclo)
- a non avere più bisogno di quella discarica, allora abbiamo ottenuto un vero
successo. Ma se l’equivalente dei rifiuti che venivano conferiti in quella
discarica dovrà andare da qualche altra parte (un termovalorizzatore, una
discarica in un altro comune, in un’altra regione o, peggio, all’estero)
l’entusiasmo dovrebbe essere accompagnato da qualche attenta considerazione
sull’efficienza del sistema.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In questo momento il sistema
rifiuti in Italia è inadeguato. E lo è con livelli di inefficienza variabile
a seconda della latitudine e degli ambiti territoriali (in genere va meglio al
Nord, ma non mancano situazioni apprezzabili al centro e al sud). Nel Lazio la
situazione è senz’altro critica - anche se ci sono regioni che stanno peggio
(ma questa è una magra consolazione) - e al momento non mi sembra che si possa
parlare di “autosufficienza” nella gestione dei rifiuti (e quindi qualcun altro
se ne dovrà fare carico).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda il nostro
ambito territoriale (diciamo Valle del Sacco e Monti Prenestini), sarà il caso
di farsi un esamino di coscienza per capire quanto (e se) siamo bravi. Quindi
mi pongo alcune domande. Gli enti locali del nostro comprensorio pubblicano
regolarmente i dati della raccolta differenziata? E questa raccolta
differenziata quanto è efficiente? Ci sono, tra noi, comuni virtuosi (con
percentuali superiori all’80%)? E quanti sono al di sotto del limite del 65%
imposto dal quadro normativo? Come siamo messi con il principio di
autosufficienza e di prossimità? Spero di conoscere le risposte, ma non troppo
presto, non vorrei sciupare questo bel momento.<o:p></o:p></div>
<br />Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-44562152852824730772019-10-15T06:36:00.000+02:002019-10-15T06:36:29.230+02:00Il giro delle fonti. Chi semina e chi raccoglie.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6hi1e9RA1f9ozLCq78UEjaHO0jx8DOQMHx5EYXgpHjFu5e30gMWy_DWL_1ynMFeSafMjm7DDwZhVSB9dXxoFn-_GxLsLjVjMJseAs1OKwVBOOn1coxN0EISWPwoCn8rd-33UFd3lIQYeU/s1600/girodellefonti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="906" data-original-width="1358" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6hi1e9RA1f9ozLCq78UEjaHO0jx8DOQMHx5EYXgpHjFu5e30gMWy_DWL_1ynMFeSafMjm7DDwZhVSB9dXxoFn-_GxLsLjVjMJseAs1OKwVBOOn1coxN0EISWPwoCn8rd-33UFd3lIQYeU/s400/girodellefonti.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">Nel giro di poche settimane ho partecipato a due iniziative di
pulizia organizzate a Labico. La prima, durante la quale abbiamo levato un bel
po’ di immondizia lungo via della Marcigliana, ha visto la presenza di molti ragazzi,
che hanno dato il proprio contributo con un impegno ammirevole. La seconda
iniziativa si è svolta lungo il percorso delle fonti, un bellissimo itinerario
tra storia e natura, che solo grazie all'abnegazione più che ventennale di
Ruggero Mariani si è riusciti a recuperare e rendere fruibile. Ricordo ancora
nitidamente il mio primo “giro delle fonti”, che risale a quasi 20 anni fa, con
Ruggero a fare da guida, che illustrava ogni singola testimonianza del passato con
competenza e passione. Per diversi anni, nonostante l’impegno di Ruggero, quel
piccolo patrimonio naturalistico e storico – la cui valorizzazione non era
certo una priorità delle passate amministrazioni - è stato un po’ trascurato. Solo
di recente, grazie al fondamentale aiuto di altri straordinari volontari (tra
tutti Simone Massari) e di alcune associazioni locali, il percorso delle fonti
è stato restituito a Labico in tutta la sua bellezza. Anni di incuria però hanno lasciato
il segno e lungo il sentiero era facile imbattersi in rifiuti di ogni genere ed
è nata quindi l’idea di organizzare una bella passeggiata di “pulizia”, in occasione
della giornata nazionale del camminare promossa da Federtrek.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">E’ stata una bellissima giornata, complice un sole quasi
estivo, che ha visto una nutrita e convinta partecipazione di tante persone, compresi
molti amministratori, accomunate dalla voglia di riprendersi e godersi quel
pezzettino di natura a pochi passi da casa. Il senso di sconforto alla vista di
tutti quei rifiuti abbandonati è stato ampiamente compensato dal fatto di non
sentirsi soli in quel piccolo gesto di impegno civico. E vorrei ringraziare uno
ad uno tutti quelli che hanno sottratto una mezza giornata ad attività sicuramente
più piacevoli per dare il proprio apporto ad un’iniziativa che non è soltanto
(e già non sarebbe poco) la pulizia di un sentiero, ma è anche qualcosa che ci
serve per essere comunità, qualcosa che ci fa capire che dobbiamo sentire
nostro anche ciò che non ci appartiene individualmente, ma che è un bene di
tutti, un bene comune da preservare tutti insieme. E un grazie particolare va a
quei genitori con i bimbi piccoli, che forse saranno riusciti a collaborare poco alla raccolta, ma il cui contributo è stato ancor più importante, perché hanno
messo un semino di valore nei propri bimbi. Un semino che, con le giuste cure,
germoglierà e ci regalerà una generazione più attenta e sensibile di quanto non
lo siano state le precedenti, a cominciare dalla mia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">P.S. - La foto è del 2017</span></div>
<br />Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-66878205856784585642019-09-13T09:28:00.000+02:002019-09-13T09:28:52.519+02:00Stradarolo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2XA4kOHVqNWnMRndAtp0ZSUpTF2-6YV21iwxnv3eBMtmQjJWdmgc80iawOjYMCM2AepCm5O6ly9hStErKpjBDgkFz0bR0e8IPDjHANcPCbzYTPsH-edCco-soslDfB5JfYwJC1RcvrjlW/s1600/stradarolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="691" data-original-width="691" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2XA4kOHVqNWnMRndAtp0ZSUpTF2-6YV21iwxnv3eBMtmQjJWdmgc80iawOjYMCM2AepCm5O6ly9hStErKpjBDgkFz0bR0e8IPDjHANcPCbzYTPsH-edCco-soslDfB5JfYwJC1RcvrjlW/s320/stradarolo.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
La salita porta da Genazzano a S. Vito Romano. E’ quella che in gergo ciclistico viene definita “pedalabile”, che in sostanza significa che la puoi percorrere senza necessariamente sputare sangue e brandelli di polmoni. Questo la rende adatta anche a qualche, seppur affannato, scampolo di conversazione.</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
<span lang="EN-GB">A - Hey, Tullio.<u></u><u></u></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
<span lang="EN-GB">T. - Eh!<u></u><u></u></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
A. - Volevo dirti una cosa.</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
T. - E dilla!</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
A. - Ho avuto un’idea!</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
Qualcosa che assomiglia ad una scossa elettrica percorre la spina dorsale di T. Lo fa un paio di volte, dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso, a sottolineare la criticità della situazione. Le idee di Satta! Le idee di Satta fanno paura. Quando si è, ad esempio, piacevolmente riuniti e vengono pronunciata le temibili parole “Ho un’idea”, la maggior parte con malcelata indifferenza cerca di frapporre tra sé e l’autore della frase una ragionevole distanza di sicurezza (che peraltro non è mai abbastanza sicura, da quando hanno inventato il telefono). In bici non si scappa, salvo impegnarsi in un ingiustificabile scatto in salita, e così…</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
T. - Ah!</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
A. - La vuoi sapere?</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
T. - …</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
A. - Eh?</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
T. - Sì, sì, certo (deglutisce). Dilla.</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
A. - Ho pensato… realizzare… evento artistico… piazze, vicoli… Zagarolo, Genazzano… danza, musica… mongolfiera… autobus… teatro… senzaleauto… sentieri… luci, drappi… poesia… pizzica… tango… libri… tovaglia... biciclette… lanterne… ferrovia…</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
Così, per 3750 metri, che alla penosa media di 8,7 km/h, corrisponde a 25 minuti e 51 secondi di appassionata illustrazione di un’idea fantastica (nel senso letterale del termine).</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
T. - …</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
A. - Che ne pensi?</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
T. - Bello è bello…</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
A. - Pero?</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
T. - Non ho detto però</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
A. - Era sottinteso</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
T. - Ok, però mi sembra irrealizzabile</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
Ebbene, benvenuti a Stradarolo!</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
Se proprio volete saperne di più, a vostro rischio e pericolo:<br /><br /><a href="https://www.facebook.com/stradarolo/">https://www.facebook.com/stradarolo/</a></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-62220114777129985592019-08-26T18:56:00.000+02:002019-08-26T18:56:32.592+02:00Labico, sempre più vivibile e sostenibile.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dz2VMna_d04yjEfQEtBbOzwxkHQ8NiJlCzCln7o-g5FwE-Lmsa25Lj8gUVdt8H-qXSrommivm30bjggOgSNyQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Seguo sempre con interesse quello
che succede a Labico e – nei limiti del possibile – mi fa sempre piacere partecipare
alle iniziative ed agli eventi che vengono organizzati. Ho un nitido ricordo
dell’offerta del passato. Un po’ modesta, in effetti, e le proposte migliori
(dal mio punto di vista, eh) erano quelle di associazioni e gruppi non legati
all’amministrazione comunale, la quale non solo si guardava bene dall’incentivarle,
ma qualche volta si adoperava con straordinario zelo per ostacolarle
(indimenticabili i divieti per non meglio precisati motivi di sicurezza e
finanche l’invio delle forze dell’ordine per assicurarsi che non venissero
violate le disposizioni dell’autorità). Ora, vivaddio, quella fase è passata e
la differenza tra le precedenti amministrazioni e l’attuale è tangibile. Labico
è un paese dinamico e pieno di vita e che, nel suo piccolo, offre ai suoi
abitanti – e anche a quelli dei paesi limitrofi – diverse opportunità di
trascorrere piacevolmente le giornate e le serate estive con iniziative di molti
tipi (culturali, sportive, musicali, di intrattenimento, enogastronomiche,
ecc.). Penso – tra le altre cose – a “Labico in frasca”, una bellissima
scommessa, giunta alla sua terza edizione, che offre la possibilità di
riscoprire i posti più suggestivi di Labico, che diventa per qualche sera un
luogo ancor più piacevole e accogliente, pieno di musica e allegria, con i bambini
che giocano nelle strade liberate dalle automobili. E non è certo una cosa che
si improvvisa se non si ha l’entusiasmo e la capacità di coinvolgere decine e
decine di persone che mettono volontariamente a disposizione dell’intera
collettività il proprio tempo e le proprie capacità. Dal mio personale punto di
vista voglio anche apprezzare lo sforzo per rendere anche ambientalmente più
sostenibili questi momenti. E’ un tema sul quale uno sparuto gruppo di “idealisti”
stava insistendo da anni e che era etichettato da molti come un vezzo di dubbia
utilità. Per fortuna, vuoi l’accresciuta consapevolezza e sensibilità da parte
di tutti, vuoi un oggettivo impegno del Sindaco e dell’amministrazione comunale,
le cose stanno migliorando di anno in anno e Labico non si farà trovare
impreparata quando – tra un paio d’anni – quello che in molti definivano impossibile
(anzi, “una cazzata”, avevano commentato non troppo tempo fa) diventerà un
obbligo di legge: l’addio ai prodotti monouso. Sotto questo aspetto esprimo il mio
più sentito apprezzamento per la fraschetta di Sor Pippo, che ha eliminato
completamente i prodotti monouso per sostituirli con stoviglie lavabili e ha
anche egregiamente sfruttato la nuova location (Il Fontanone) per eliminare con
facilità anche le bottiglie di plastica. La serata di ieri è stata il momento
finale di un’estate decisamente positiva, che ha visto, ancora una volta, la
partecipazione di tutti a costruire quel senso di comunità, che rappresenta il
valore aggiunto di un piccolo paese come il nostro. Davvero grazie a tutti
quelli che l’hanno reso possibile.<o:p></o:p></div>
<br />Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-86606145592830034212019-08-12T13:14:00.000+02:002019-08-12T14:53:49.434+02:00Crisi di Governo e lessico della politica<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj_cVZENzbNjtVBO7MNb7mqPO4GrEK_lbK2ZeiUD1GIUrhz2VlruXO3bH8Qobep-wCGt9XHCtwFp07v5mbuhwBhd1Uuc_G0vMw-LDIQCB1bSZGMdTCT_nWxSCcf8-G423vkuCgPoNAA29x/s1600/montecitorio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="192" data-original-width="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj_cVZENzbNjtVBO7MNb7mqPO4GrEK_lbK2ZeiUD1GIUrhz2VlruXO3bH8Qobep-wCGt9XHCtwFp07v5mbuhwBhd1Uuc_G0vMw-LDIQCB1bSZGMdTCT_nWxSCcf8-G423vkuCgPoNAA29x/s1600/montecitorio.jpg" /></a><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11.0pt; line-height: 107%;">Nel linguaggio che viene usato da giornalisti e politici
si trovano frequentemente termini che contengono una connotazione di giudizio sulle
scelte fatte (inciucio, tradimento), soprattutto per quel che riguarda accordi
e alleanze che, da sempre, sono l’essenza dell’organizzazione dei poteri dello
Stato disegnata con l’attuale Carta Costituzionale. E se, almeno in parte, un
sistema elettorale che aveva l’ambizione di essere maggioritario (ma che non lo
era a tutti gli effetti) poteva in qualche modo aver creato dei vincoli
(politici, non giuridici) degli accordi pre-elettorali, un sistema sostanzialmente
proporzionale riporta tutto all’alveo costituzionale, nel quale la formazione
del Governo è frutto degli accordi che si riescono a costruire sulla base dei “numeri”
in Parlamento (che infatti è chiamato ad esprimere la propria fiducia all’esecutivo
al momento del suo insediamento). Certo, le modalità, le forme e i toni della
comunicazione politica durante la campagna elettorale rendono più complesse le
trattative per individuare un progetto di governo, ma tecnicamente ogni maggioranza
è possibile dopo il responso delle urne. Saranno poi gli elettori a giudicare
le scelte dei propri partiti. Il Governo Lega-5 Stelle (la cui gestazione è
stata la più lunga della storia delle Repubblica) è nato proprio con queste
difficoltà iniziali ed è stato frutto di un lungo lavoro di costruzione di un
programma condiviso. Del resto, all’epoca, non c’erano le condizioni per nessun’altra
coalizione, vista l’indisponibilità del secondo partito a formare qualsivoglia
alleanza. Come spesso succede, però questa difficile alleanza è durata poco e l’azionista
di minoranza (forte di un potenziale di consensi doppio dell’anno precedente)
ha legittimamente pensato di “andare all’incasso” e togliere l’appoggio al
Governo. Sin qui tutto bene. La forzatura è quella di pretendere di dettare
tempi e modi della crisi. Perché se il desiderio della Lega è quello di andare
a nuove elezioni, questo non significa che si dovrà fare necessariamente così. Saranno
il Parlamento e il Presidente della Repubblica a stabilirlo. Così come
non si possono dare giudizi sulle scelte degli altri partiti in termini di
accordi e alleanze. Era stato legittimo il patto Lega-5 Stelle, è stato
legittimo rompere quel patto, sarà altrettanto legittimo – una volta azzerato
tutto con l’apertura della crisi – fare qualunque altra scelta, compresa
ovviamente quella di andare a nuove elezioni. Saranno gli attori in campo a
decidere. Si spera nell’interesse del Paese. Si teme per gli interessi di
bottega o, peggio, personali.</span></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-47403775521690560022018-07-01T18:32:00.001+02:002018-07-01T18:32:51.605+02:00Odio gli indifferenti, figuriamoci gli stronzi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGA1_hBnlKkIi3pbGa_lJdlcPte4LtedvNGLqdbaVH2hOVrPlPazc1AulPJ74tq79jhA5epDzPhAxQD26wNeroSOB4UlAEDr2sPyEcj3fqqnfm63CZcoqHps0Jbhb4cFZ0qGiIcpx-LSfg/s1600/gramsci.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="250" data-original-width="330" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGA1_hBnlKkIi3pbGa_lJdlcPte4LtedvNGLqdbaVH2hOVrPlPazc1AulPJ74tq79jhA5epDzPhAxQD26wNeroSOB4UlAEDr2sPyEcj3fqqnfm63CZcoqHps0Jbhb4cFZ0qGiIcpx-LSfg/s200/gramsci.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Stiamo assistendo ad un
cambiamento davvero epocale. Stiamo legittimando il diritto all’odio. Un odio
preventivo, nei confronti di qualcuno di cui non sappiamo nulla e che però
giudichiamo pregiudizialmente capace di commettere le peggiori nefandezze.
Basta girare un po’ sui social per capire quanto questi sentimenti negativi
siano molto diffusi, colpendo anche in modo schizofrenico persone apparentemente
solidali, sensibili e caritatevoli. Le stesse persone riescono a condividere contemporaneamente
post pieni di preoccupazione per lavoratori licenziati, terremotati, cagnolini
in cerca di adozione, embrioni alla terza settimana, calciatori non convocati e
post intrisi di odio e livore nei confronti di disperati in fuga da qualche dramma.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il cambiamento a cui stiamo assistendo
è che l’indifferenza, ossia la negazione di umana pietà nei confronti di queste
persone – un po’ ‘sticazzi, mica mi posso fare carico io dei problemi del mondo
– viene man mano sostituita da un sentimento di avversione, livore, odio nei
confronti di questi esseri umani. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Però anche odiare non è cosa
semplice. Perché per odiare io ho due possibili strade: o mi iscrivo a pieno
titolo nel club dei malvagi, quindi il mio odio, la mia avversione sono
coerenti con un’indole maligna, oppure cerco una qualche giustificazione alla
mia ostilità. Ma visto che nessuno vuole vedersi affibbiare l’etichetta di
cattivo, bisogna percorrere un’altra strada. In pratica io continuo ad essere
buono (e infatti mi preoccupo per i cagnolini e i terremotati, guarda quanto
sono bravo) ma ho una giustificazione per i miei sentimenti negativi nei
confronti di altri, che ho bisogno di “classificare” per categoria, razza,
orientamento sessuale, credo religioso e via dicendo, imputando ad ogni
classificazione qualche elemento negativo. Ed è quindi un fantastico
rincorrersi di luoghi comuni: i negri puzzano e stuprano le nostre donne, i
musulmani sono terroristi, i rom rubano e non pagano le tasse, ecc. ecc. Tutti
pronti a postare news, foto e video che confermino i nostri assiomi. Non importano
che siano fasulli o che siano assolutamente fuori contesto. L’importante è che
servano ad alimentare questo flusso incontrollato di pseudonotizie che hanno la
sola finalità di rafforzare i nostri convincimenti. In tutto questo non ci
rendiamo nemmeno conto delle contraddizioni, perché un giorno magari chiediamo
che vengano affondate le navi su cui viaggiano questi disperati e il giorno
successivo diciamo che quelli che sono annegati erano vicino alla Libia quindi
non è colpa nostra (facciamoli morire a casa loro). Perché il problema è
complesso, per carità, e non è facile spiegare a chi non ha assolutamente
intenzione di approfondire l’argomento che stiamo parlando di un continente la
cui aggrovigliata situazione attuale è stata determinata soprattutto dalle scelte
predatorie dei paesi ricchi e civilizzati in cui abbiamo la fortuna di essere
nati e che quindi abbiamo la responsabilità civile e morale di chi continua a
fuggire da guerre e crisi economiche nelle quali continuiamo a giocare un ruolo
fondamentale (a cominciare dal business delle armi e dei combustibili fossili).
Magari dovremmo domandarci cosa possa spingere una persona ad abbandonare
famiglia e affetti per avventurarsi in un viaggio terribile e con prospettive
di tortura o di morte per andare magari a spaccarsi la schiena 12 ore al giorno
in mezzo ai campi di pomodori. Abbiamo bisogno di poter dire che vengono a fare
la bella vita, inventandoci o dando credito a notizie false soltanto per dare
un alibi al nostro livore. Eppure sono loro che continuano a morire in mare, compresi
i bambini - evidentemente portatori anch’essi di qualche colpa - per i quali
riusciamo a non provare alcuna compassione. E per mascherare questo cinismo proviamo
a negare l’evidenza, dicendo che è tutta una messinscena. Allora sarà il caso
di essere un po’ meno ipocriti: la “linea dura” (se si chiama dura una ragione
ci sarà) aggiunge morte e dolore alla morte e al dolore di una situazione già
drammatica.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Scegliere quella linea
significa scegliere di far morire delle persone. Siamo liberi di farlo. Siamo
liberi di smettere di essere indifferenti e di diventare definitivamente ed
orgogliosamente stronzi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
P.S. – Il titolo è soltanto un omaggio
al pensiero di Gramsci: in realtà sono quasi incapace di nutrire sentimenti di
odio.<o:p></o:p></div>
<br />Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-5884241202815001262018-05-17T11:30:00.001+02:002018-05-17T11:30:50.594+02:00Appuntamenti di maggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
I prossimi giorni andrò un po' in giro. Ecco un breve riepilogo:</div>
<div>
<br /></div>
<ul>
<li>Sabato 19 maggio - Milano Technology Hub - ore 14:30 - Workshop su Economia Circolare</li>
<li>Venerdì 25 maggio - Frascati - Giornalisti nell'erba - ore 13:00 - Presentazione del saggio "Storia del diritto ambientale"</li>
<li>Sabato 26 maggio - Montalcino - Festival Eroica - Presentazione del diario di viaggio "Alle Colonne d'Ercole"</li>
<li>Domenica 27 maggio - Ruvo di Puglia - Ruvo Sportiva - Presentazione (a pedali) del diario di viaggio "Alle Colonne d'Ercole"</li>
</ul>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG5qXEvd9M9QbZb41cGdOnLL0Rx-wt6e0Y9B_Hdqo8FjOTF_W-AZbTmIjUsZecuFJ6vaigxS3HCUjuHacse6bXeb86GIWTKm6wuYKTiIXYl75otHJCHkv95CKBR1UWrDjq7pPGhj_sXLBp/s1600/appuntamentimaggio2018b.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1122" data-original-width="793" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG5qXEvd9M9QbZb41cGdOnLL0Rx-wt6e0Y9B_Hdqo8FjOTF_W-AZbTmIjUsZecuFJ6vaigxS3HCUjuHacse6bXeb86GIWTKm6wuYKTiIXYl75otHJCHkv95CKBR1UWrDjq7pPGhj_sXLBp/s640/appuntamentimaggio2018b.gif" width="451" /></a></div>
<br />Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-36232011542134804552018-02-07T18:01:00.000+01:002018-02-07T18:01:57.686+01:00All'armi siam fascisti<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
C’è un inquietante corto circuito
della logica ancor prima che del buonsenso in questo dibattito politico
arroventato da una campagna elettorale nella quale i partiti stanno facendo a
gara per inseguire, o addirittura alimentare, le pulsioni peggiori. Proviamo a
mettere insieme due circostanze, da una parte abbiamo un povero mentecatto che
prende in mano la pistola che legittimamente deteneva (ok, in teoria l’avrebbe
potuta usare soltanto in un’apposita struttura, ma intanto qualcuno gli ha
concesso il permesso di possederlo, quello strumento di morte) per usarla
contro altri esseri umani con l’intenzione di ucciderli, dall’altra abbiamo
autorevoli politici che chiedono di rendere più facile proprio la detenzione di
armi, in modo che tutti, a loro avviso, possano avere la possibilità di
difendersi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Al netto delle considerazioni
sull’effettiva efficacia di un’arma da fuoco per difesa personale, nessuno
considera in modo adeguato che l’aumento della diffusione delle armi non va a
beneficio esclusivo delle sbandierate “persone oneste” che hanno bisogno di
sentirsi più sicure, ma consentirebbe a chiunque – che so, un esaltato coglione
nazista, ad esempio – di tenere in casa pistole, fucili e kalashnikov , con il risultato di
avere probabilmente una maggiore sicurezza percepita (la pistola sotto il
cuscino come Tex Willer) ma un elevato numero di potenziali assassini pronti ad
usare quelle armi per le ragioni più disparate (liti di condominio, momenti di
gelosia, divergenze sulla corretta interpretazione del codice della strada).
Perché solo un idiota può pensare di dividere i buoni dai cattivi e di armare i
buoni in modo che si possano difendere dai cattivi. No, se tu decidi di
diffondere l’uso delle armi, armerai tutti e i primi a correre a comprarsi un
fucile o una pistola saranno i cattivi, seguiti dagli stupidi, che talvolta
sono più pericolosi degli stessi cattivi. <o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quello che ripugna è vedere cosa
sia disposta a fare certa gente per aumentare di qualche punto percentuale il proprio
consenso, il numero degli eletti e la fetta di potere da gestire. Il prezzo da
pagare sarà un paese più impaurito ed imbarbarito e paradossalmente molto meno
sicuro di adesso (negli ultimi 25 anni gli omicidi sono stati in lento ma
progressivo calo). Un prezzo altissimo che, ovviamente, pagheremo noi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3NuSC7zqrJGbTbMQHlSV8FE52iEZFpD8iLwFRik7Kfm60loZLaPflstDp2D5FaNjzAtPqAwX_UDiHdc8ZIuRu3GAFvTCa-Nkd3W-9FLjSXrYNkb3yoAiPfc1jKfXHrObu2DBoheijaI05/s1600/charles+bronson.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="159" data-original-width="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3NuSC7zqrJGbTbMQHlSV8FE52iEZFpD8iLwFRik7Kfm60loZLaPflstDp2D5FaNjzAtPqAwX_UDiHdc8ZIuRu3GAFvTCa-Nkd3W-9FLjSXrYNkb3yoAiPfc1jKfXHrObu2DBoheijaI05/s1600/charles+bronson.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-23577607784073853192018-01-11T23:20:00.000+01:002018-01-11T23:30:13.521+01:00Labico, sei mesi dopo.<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYadvvkAw035tqUlCvkrTgiw_hqfmxzDUfLqCXReVFI4gBepNzIwruP9yqGRVBgna0bEkBGNUsDQoE5JFl1-B6-HUkgTnKr6n5kqbrpXRLzjLwVAGT0ltLpStZ2cyPRWlZLc0yxCycQxHi/s1600/20170311EOS+70D006.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYadvvkAw035tqUlCvkrTgiw_hqfmxzDUfLqCXReVFI4gBepNzIwruP9yqGRVBgna0bEkBGNUsDQoE5JFl1-B6-HUkgTnKr6n5kqbrpXRLzjLwVAGT0ltLpStZ2cyPRWlZLc0yxCycQxHi/s320/20170311EOS+70D006.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
Sei mesi. Pochi per fare un
bilancio, ma sufficienti per farsi un’idea di come stia lavorando la nuova
amministrazione comunale. Premetto subito, a scanso di equivoci, che il mio è
un giudizio di parte, perché ho sostenuto sin dall’inizio l’attuale giunta. A
differenza di quanto si possa pensare essere di parte non significa
necessariamente essere incapaci di un’autonomia di giudizio. Anzi, nel mio caso
essere di parte vuol dire essere ancora più attento e severo sui temi che mi
stanno maggiormente a cuore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Proviamo dunque a fare una prima (e
necessariamente incompleta) valutazione per capire se davvero la nuova giunta
sta cercando di realizzare quel “cambio di rotta” tanto atteso, come dimostra
l’eclatante responso delle urne del giugno 2017.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Squadra.</u></b> Intanto la composizione della squadra. Un gruppo
determinato, affiatato, composto da persone competenti. Per la prima volta c’è
anche una vera parità di genere, non soltanto grazie alla doppia preferenza di
genere, ma perché abbiamo per la prima volta due donne in giunta, una delle
quali è vicesindaco. Una parità non nominale, ma sostanziale, visto che tutte
le donne che fanno parte della maggioranza sono molto preparate e determinate.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Visione.</u></b> Un altro aspetto fortemente innovativo è dato da
una visione diametralmente opposta di come si guida una pubblica
amministrazione. Siamo passati dall’occupazione del potere fine a se stessa,
con il sindaco padre-padrone ed un gruppo di fedelissimi esecutori, alla
gestione collegiale della cosa pubblica, con il sindaco che sceglie una squadra
in base a capacità e competenze, delega l’azione di governo sui singoli
settori, coinvolge tutti nei processi decisionali, ascolta con rispetto
suggerimenti e consigli di chiunque abbia sufficiente autorevolezza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<u style="font-weight: bold;">Trasparenza.</u> Anche qui va fatto il confronto (impietoso) con
il passato. Ricordiamo tutti che il precedente sindaco aveva vietato le
registrazioni audio e video dei consigli comunali, appellandosi persino al
“Codice della privacy”, pur di tenere la cittadinanza all’oscuro di quello che
succedeva nel palazzo. Ricordiamo addirittura l’episodio in cui aveva chiamato
le forze dell’ordine per mandare via un deputato della Repubblica che cercava
di riprendere un consiglio comunale. Scene imbarazzanti che per fortuna sono
state archiviate, ma non dimenticate. Adesso lo streaming dei consigli comunali
è fatto dalla stessa amministrazione. In modo approssimativo, imperfetto, con
problemi tecnici di vario tipo, certo. Però la volontà è chiara: questa
amministrazione non ha nessuna intenzione di nascondersi e anzi mette tutti i
cittadini nelle condizioni di seguire quello che succede nel “Palazzo”, non
solo con la diretta video delle sedute, ma anche con le convocazioni in giorni
e orari che permettono una maggiore partecipazione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Privilegi.</u></b> E’ un segnale, piccolo, piccolissimo, ma
decisamente apprezzabile. E’ stato immediatamente eliminato il parcheggio
riservato del Sindaco. Uno spazio pubblico era sottratto alla collettività e
destinato esclusivamente ad un singolo cittadino, il quale ne usufruiva non
solo per gli impegni istituzionali, ma anche semplicemente per andare a messa
la domenica. Un privilegio in stile borbonico inaccettabile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Estate labicana.</u></b> Qui non mi dilungo (anche perché ne ho già parlato <a href="http://tullioberlenghi.blogspot.it/2017/08/lestate-labicana-sta-finendo.html" target="_blank">qui</a>), perché il cambiamento è
stato talmente clamoroso da aver ricevuto l’apprezzamento pressoché unanime
dell’intera popolazione. Vorrei citare solo la straordinaria esperienza delle
fraschette, che ha permesso a centinaia di persone di godere tre serate
indimenticabili. L’estate labicana ha permesso alle tantissime risorse di cui
dispone Labico di esprimere al meglio tutte le proprie potenzialità e anche
questo dà la misura del cambiamento: prima le associazioni erano a malapena
tollerate, tranne quelle “amiche”, adesso sono tutte, senza distinzioni, coinvolte
e valorizzate.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Conti pubblici.</u></b> Non si potevano fare i miracoli e nessuno
l’aveva promesso. Però si è capito subito che il bilancio comunale devastato
dalla politica dissennata degli ultimi anni (ricordo soltanto il “buco” causato
dalla vicenda dei depuratori) è finito nelle mani di chi ha le qualità per
rimetterlo in sesto. Ci vorrà tempo e bisognerà ancora contenere le spese, ma
forse una piccola luce in fondo al tunnel si inizia a vedere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Territorio.</u></b> C’è ancora molto da fare, indubbiamente. Però
anche qui l’amministrazione ha coinvolto positivamente le generose realtà
locali e ha permesso che venisse riqualificato e valorizzato lo splendido
itinerario delle fonti, in abbandono da molti anni e che è stato “riscoperto” e
apprezzato da tantissimi cittadini labicani.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Molti altri temi dovranno essere
affrontati e si attendono sfide difficili, in gran parte dovute alla pesante
eredità del passato: urbanistica, rifiuti, servizio idrico integrato, opere
pubbliche, servizi. Non sarà facile. Intanto mi piace sottolineare che - mentre
le passate amministrazioni, una volta vinte le elezioni, si barricavano nel
Palazzo comunale per uscirne solo dopo quattro anni e mezzo in vista della
campagna elettorale – l’attuale sindaco e la sua squadra incontreranno (domenica
14 gennaio) la cittadinanza per confrontarsi sul lavoro fatto in questi sei
mesi e sulle molte cose da fare nei prossimi quattro anni (una la suggerisco
io: la biblioteca). Si chiama “partecipazione” ed è una bella parola, perché ci
invita ad essere parte attiva di quel delicato processo che è la gestione della
cosa pubblica. Ci appartiene e ne facciamo parte, tutti: sindaco, consiglieri,
cittadini.<o:p></o:p></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-45739837989734757372017-10-26T16:40:00.000+02:002017-10-26T16:40:00.094+02:00Il sussidiario della discordia<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Ho letto il paragrafo del sussidiario che è oggetto delle feroci
polemiche di questi giorni e davvero faccio fatica a cogliere la gravità della
questione. Probabilmente è un mio limite e per questo ho deciso di fare una
vera e propria “analisi del testo”, proprio come a scuola. Ecco il risultato:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“E’ aumentata la presenza di stranieri
provenienti soprattutto dai paesi asiatici e dal Nordafrica”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">E lì’ basta andarsi a guardare il dato sul sito dell’ISTAT, oppure, se
non ci si vuole perdere troppo tempo, anche su wikipedia (che usa i dati
ISTAT): gli stranieri sono passati da 1,3 milioni del 2002 a 5 milioni nel
2017. Con un supplemento di indagine si possono anche vedere i continenti di
provenienza, ma basta considerare che sono stati indicati i due più popolosi (Asia
e Africa) per capire, così a occhio, che dovrebbe averci preso. O qualcuno
pensa che ne arrivino di più dall’Oceania?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“Molti
vengono accolti nei centri di assistenza per i pr<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>ofughi”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“Molti” – non tutti quindi e nemmeno la maggior parte – significa che una
quantità significativa di persone viene portata nei centri di assistenza. Mi
sembra una ricostruzione abbastanza attendibile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“e
sono clandestini”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Qui l’uso della congiunzione potrebbe forse creare qualche confusione,
ma il fatto che “molti” immigrati (presumibilmente non tutti quelli che vengono
portati nei centri di assistenza) siano clandestini è un altro dato di fatto.
Non è cattivo chi l’ha scritto, che – tra l’altro – ha pensato bene di chiarire
il concetto con l’aggiunta della seguente frase: “, cioè la loro permanenza in
Italia non è autorizzata dalla legge”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">In sostanza, mica l’ha deciso l’autore del testo che molti immigrati
siano clandestini. L’ha deciso il nostro legislatore facendo delle leggi di
merda. Ma l’introduzione del reato di immigrazione clandestina – se non erro –
è stata fatta per la prima volta dalla Bossi-Fini nel 2002, ossia 15 anni fa.
In questi 15 anni i vari governi che si sono succeduti cosa hanno fatto per
cambiare le cose? Nulla mi pare. E quale forza politica metterà nel proprio
programma la cancellazione di questa norma priva di umanità?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“Nelle
nostre città gli immigrati vivono spesso in condizioni precarie:”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Non fa una grinza<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“non
trovano un lavoro, seppure umile e pesante, né case dignitose”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Anche qui non siamo molto distanti dalla realtà.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“Perciò
la loro integrazione è difficile:”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Tanto facile non mi sembra<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">“per
motivi economici e sociali, i residenti talvolta li considerano una minaccia
per il proprio benessere e manifestano intolleranza nei loro confronti”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Non c’è scritto “sono una minaccia”, c’è scritto che (talvolta) i
cittadini li considerano una minaccia. Anche in questa circostanza il concetto
si sarebbe potuto esprimere in modo più chiaro, ma il senso non mi pare in
discussione e i fenomeni di intolleranza sono drammaticamente veri.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Il problema non è il sussidiario, ma la realtà che il sussidiario ha
cercato – forse un po’ superficialmente – di descrivere.Non mi unirò alla battaglia per cambiare le
parole del sussidiario: penso
sia più importante cambiare queste di parole: “Lo straniero che fa ingresso
ovvero si trattiene nel territorio dello Stato, in violazione delle
disposizioni del presente testo unico nonché di quelle di cui all'articolo 1
della legge 28 maggio 2007, n. 68, è punito…”. Quella violazione è un reato e
il suo autore è un “clandestino” da punire. Non è un sussidiario, è una legge dello
Stato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL0a2FjkMQNWD0lF8OJ_XL0i1C1BnazxsLMFas2IHxpyZgbINUcl_b5FxL1csbVavUoWbkpMH4b55GL6lclZCMO-XBX468nWszBO99-NF1IUcz9bWrErMFQEi_l32bUbIMoK9oPUS4dmko/s1600/sussidiario.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="493" data-original-width="720" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL0a2FjkMQNWD0lF8OJ_XL0i1C1BnazxsLMFas2IHxpyZgbINUcl_b5FxL1csbVavUoWbkpMH4b55GL6lclZCMO-XBX468nWszBO99-NF1IUcz9bWrErMFQEi_l32bUbIMoK9oPUS4dmko/s320/sussidiario.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #545353; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-61288517732653590552017-09-11T18:52:00.000+02:002017-09-11T21:16:10.741+02:00Piove? Governo... il territorio.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDArB4v1UB_btS9_OfavjIZuFVDTMEZl-bn5WL7bKenyJuyVoi6S_eRSubLBwlDLsjnxnjQ9pFbMSz6ipHWq0ts0SYQqTSmP5xo4zUTUVbtBPlamN629zNrtPLXtIoPxTFaw8iRVPz84mc/s1600/alluvione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDArB4v1UB_btS9_OfavjIZuFVDTMEZl-bn5WL7bKenyJuyVoi6S_eRSubLBwlDLsjnxnjQ9pFbMSz6ipHWq0ts0SYQqTSmP5xo4zUTUVbtBPlamN629zNrtPLXtIoPxTFaw8iRVPz84mc/s320/alluvione.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine trovata in rete</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Piogge, temporali, nubifragi, alluvioni sono eventi atmosferici naturali, in alcuni casi di forte intensità, quindi meno frequenti, ma che rientrano nella norma e sono prevedibili, magari non esattamente nel momento in cui si verificheranno (anche se l’attuale meteorologia ci consente di fare delle ipotesi abbastanza attendibili), ma sicuramente sul fatto che possano avvenire e più o meno si è in grado di immaginare le possibili conseguenze. Il vero problema è che quando si compiono scelte importanti nella pianificazione territoriale si tendono a trascurare aspetti importantissimi: il consumo del suolo, la fragilità del territorio, la razionale organizzazione dell’abitato, il rischio idrogeologico, il rischio sismico, la qualità complessiva degli edifici anche sotto il profilo energetico. Fattori questi che sono tristemente subordinati a quello che troppo spesso è il vero motore delle scelte urbanistiche: il profitto di (alcuni) privati. Il tutto scende a cascata in una serie di rivoli – metafora particolarmente adeguata – di meschini interessi, che concorrono a formare le scelte: il consenso per l’amministratore, qualche vantaggio (non sempre lecito) per il funzionario comunale, il presunto affare del privato cittadino convinto di aver risparmiato qualcosa, ecc. Il risultato sarà una città vulnerabile e nella quale i costi di gestione per il soggetto pubblico saranno ingenti e spesso insostenibili, con il risultato di non poter fare la dovuta manutenzione e di aumentare l’esposizione al rischio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Purtroppo le modalità con cui si svolge ormai da qualche anno il dibattito politico – trasformato in scaramucce tra tifoserie antagoniste - rischia di deformare e banalizzare ogni tentativo di riflessione e la regola è quella di attaccare l’amministrazione di segno opposto che si ritrova a gestire la situazione emergenziale e che – con tutta probabilità - dovrà fare i conti con danni enormi. Del resto in molti casi non è semplice attribuire le responsabilità, quando le decisioni che hanno portato alla situazione attuale si sono succedute e stratificate nel tempo, andando presumibilmente ognuna di esse ad indebolire la sicurezza del territorio. Non sarà la deviazione di quel torrente, non sarà nemmeno l’impermeabilizzazione di quell’area verde a monte e neppure l’intubamento di quel canale, non sarà certo l’inadeguatezza della rete fognaria, né la disinvoltura con cui si sarà consentito di realizzare un immobile in un’area a rischio esondazione, né la sciatteria con cui si sarà ignorato quell’abuso edilizio o la faciloneria con cui qualcuno avrà concesso l’agibilità (rendendolo formalmente abitabile, quindi) di un seminterrato (a rischio allagamento per definizione). Non è quella singola decisione, ma la somma complessiva di ogni singolo atto scriteriato che avrà concorso a creare un assetto complessivo così fragile e i danni (e le vittime, purtroppo) conseguenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Indubbiamente una buona manutenzione può avere effetti significativi nella “riduzione del danno”, ma potrebbe non essere sufficiente. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che il problema è molto più complesso e in molte realtà andrebbe riprogrammata, là dove possibile, la pianificazione urbanistica. Non serve – e soprattutto non serve a chi si candida a governare le città – ergersi a giudici e mettere sullo scranno degli imputati un amministratore che, in alcuni casi, si ritrova a gestire un’eredità scomoda. Anche perché al giro successivo i ruoli potrebbero invertirsi dando futilmente vita al patetico siparietto di accuse e scarichi di responsabilità. Responsabilità che, sia chiaro, ci sono e in qualche caso si possono anche provare ad individuare (punendo, se possibile, comportamenti illegittimi). In qualche caso si possono cancellare gli errori, in altri si può provare ad avviare interventi correttivi. Però sarebbe il caso di cambiare registro. Spendere meno energie per le polemiche “post”, ma dandosi da fare, sin da subito, per tutto quello che bisogna fare “prima”: prevenzione e pianificazione.</div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-71523115153466668432017-08-28T22:40:00.001+02:002017-08-29T19:42:56.121+02:00L'estate (labicana) sta finendo<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglxxJcVgRHtL0jc8dvTOnzh0PhadqwO17fNBSxrF4ETYLJeRNPNElmlKnYYQ5VoI0EyNJ98w2KQFHPcHhmS6MQgyMVCNs_Hx0ZGD0dXJlUfwsiuvUS9oWYc-Z_9duFyHtUyrG84shafzwT/s1600/pizzica2.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglxxJcVgRHtL0jc8dvTOnzh0PhadqwO17fNBSxrF4ETYLJeRNPNElmlKnYYQ5VoI0EyNJ98w2KQFHPcHhmS6MQgyMVCNs_Hx0ZGD0dXJlUfwsiuvUS9oWYc-Z_9duFyHtUyrG84shafzwT/s320/pizzica2.JPG" width="320" /></a>L’estate labicana – sì, lo so che
non è finita, ma dopo S. Rocco è legittimo tracciare un primo bilancio - è
stata un successo straordinario. Per la prima volta dopo tanti anni il paese è
tornato ad essere vivo e vitale e i cittadini sono tornati ad essere comunità.
Questo è un risultato straordinario per una giunta che si è insediata a ridosso
dell’estate e che ha trovato il capitolo di bilancio desolatamente (e, temo,
per scelta deliberata) vuoto. C’è stato un cambio di passo indiscutibile e va
dato atto al Sindaco ed alla nuova amministrazione di aver saputo costruire un
ottimo programma e di aver deciso di coinvolgere le associazioni alle quali è
stato riconosciuto, a differenza che nel passato (quando gli eventi si
proibivano), un ruolo attivo e propositivo. Le associazioni hanno fatto con
impegno e dedizione la propria parte apportando un contributo sostanziale all’ottimo
risultato finale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci sono stati (e altri ce ne
saranno) davvero troppi eventi per poterli ricordare tutti come meriterebbero.
La mia sensibilità personale di ambientalista mi spinge ad esprimere un
particolare apprezzamento per un importante cambio di direzione che questa
amministrazione sembra che voglia dare sul tema dello “stile di vita”, in
particolare per quanto riguarda la produzione dei rifiuti. Sembra che ci sia la
ferma volontà di intervenire con un approccio diverso, più attento e
preoccupato all’impronta ecologica delle nostre abitudini. Nonostante i tempi
stretti, già dal regolamento predisposto dal comitato si è cercato di dare un
indirizzo chiaro sulla necessità di eliminare (o almeno ridurre) il monouso in
plastica. E la risposta di chi ha organizzato “Labico in Frasca” è stata
encomiabile, con quattro fraschette che si sono completamente convertite alle
stoviglie tradizionali o al compostabile, azzerando quasi del tutto la
produzione di rifiuto indifferenziato. A tutti loro va il mio personale
ringraziamento, soprattutto per i gentili pensieri rivolti alla mia persona
durante il lavaggio dei piatti ;-).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quello che appare francamente
desolante è la pochezza di argomenti di chi ha deciso di fare un’opposizione
preconcetta, scomposta e irragionevole. Mi dicono di una lettera con la quale
un autorevole esponente dell’opposizione avrebbe espresso dubbi sulla regolarità
degli striscioni degli sponsor che quest’anno, come ogni anno, sono stati
affissi in occasione della festa del Santo Patrono. Buffo che non se ne sia
accorto prima, ossia quando aveva la competenza e l’autorità per intervenire
per sanzionare eventuali illeciti. Per non parlare della patetica polemica sul “mancato
invito” alla processione (momento religioso al quale l’amministrazione
partecipa per cortesia istituzionale). Ho avuto a che fare in passato con veri
e propri sgarbi istituzionali e sarei solidale se non si trattasse di una
critica del tutto pretestuosa. In passato l’amministrazione comunale
organizzava iniziative istituzionali alle quali non solo non invitava gli
esponenti dell’opposizione, ma nemmeno li informava e non se ne scusava certo,
visto che l’obiettivo era esattamente quello di cancellare la minoranza dal
dibattito pubblico. Penso, ad esempio, all’iniziativa organizzata con l’assessore
Di Carlo (PD, tra l’altro, ma all’epoca questo non suscitava scandalo) sul
piano casa o alla celeberrima iniziativa pubblica a Colle Spina sulla zona
industriale dove Alfredo Galli si era imbufalito perché io e Maurizio Spezzano
non solo eravamo andati anche senza invito, ma avevamo osato addirittura prendere
la parola ed esprimere la nostra opinione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’ultima perla è la decisione di
tutti i gruppi di opposizione (compresi i non rappresentati in consiglio) di
disertare la seduta di oggi. Ancora una volta con motivazioni abbastanza
deboli. Gli assenti lamenterebbero il mancato rispetto della norma (statutaria
e legislativa) che stabilisce un termine minimo entro il quale deve essere data
la possibilità ai consiglieri comunali di esaminare gli atti all’esame. In
pratica, a quanto pare, i consiglieri dell’opposizione vorrebbero poter andare
in qualunque momento in comune per visionare gli atti. Qualcuno dovrebbe
spiegare loro che non funziona così. Gli atti sono a disposizione dei consiglieri,
ma non si può certo pretendere che gli uffici facciano gli straordinari per
loro. In questa specifica circostanza gli atti erano stati messi a disposizione
diversi giorni prima e sarebbe bastata un po’ di buona volontà per studiarsi
tutta la documentazione. A me è dispiaciuto molto vedere un consiglio comunale
senza contraddittorio, perché oggi è venuto meno uno dei fondamenti di un
consesso democratico e di questo sono gli assenti a doversi assumere l’enorme
responsabilità.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Io credo che il ruolo dell’opposizione
non possa essere svilito in questo modo. Chi si oppone a questa maggioranza ha
il diritto e il dovere di esercitare il suo ruolo in modo severo e imparziale,
cercando di valutare e giudicare le scelte amministrative, migliorando e
sostenendo quelle condivisibili, cercando di contrastare – nel rispetto delle
regole – quelle che si giudicano sbagliate. In alcuni casi, quando le decisioni
della maggioranza si ritengono particolarmente negative, sono anche
comprensibili tecniche ostruzionistiche e dilatorie, ma utilizzando sempre un
briciolo di buonsenso. L’aspetto preoccupante dell’assenza dell’opposizione è che
sta assumendo un atteggiamento vittimistico, come se venissero lese le loro
prerogative di eletti. Qualcuno ha fatto anche dell’ironia sul fatto che sia
saltata la diretta streaming. Ossia quello che chi c’era prima aveva sempre “vietato”,
“proibito”, “impedito”, con le scuse più ridicole (la legge sulla privacy, ad
esempio). Ora che questo si sta facendo (in modo approssimativo, per carità)
partono le critiche, magari da chi in passato non si era mai lamentato della
mancanza dello streaming. Vorrei quindi ricordare agli esponenti dell’opposizione
che il problema di una democrazia imperfetta ce l’abbiamo avuto fino all’11
giugno e che adesso loro dispongono di tutti gli strumenti per fare
opposizione. E li invito a farla. Ma sul serio. Sui contenuti, sulle proposte
politiche, sull’urbanistica, sulla cultura. Si facciano portatori di un’idea
diversa e alternativa rispetto a quella attuale. Fosse anche la riproposizione
di quella cementizia e speculatoria del passato. Almeno sarebbe qualcosa. Abbandonino arzigogoli e sofisticherie
giuridiche sulle quali mi sembrano anche un po’ in affanno. Vadano in comune a
prendersi le carte, le studino, esprimano critiche, elaborino controproposte.
Sono certo che nessuno impedirà loro di farlo. E sono certo che la
disponibilità della documentazione sia stata (e lo sarà in futuro) anche al di là
del mero obbligo di legge, perché non credo che questa amministrazione abbia
alcun interesse a tenere nascoste le carte o, peggio, a violare il <i>munus</i> dei consiglieri comunali. Il
giorno che succederà, sarò in prima linea a contestarne l’operato. <o:p></o:p></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-20845786737436703712017-06-22T20:56:00.000+02:002017-06-23T14:44:32.135+02:00Io sto con Socialmente Donna, senza se e senza ma<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkCuVH_B2EwfLEQqimc3X8QGOwusHsiyivD95N6ybhGp8J1djU30Fygettsej0ALvmFeBoMcaiaMo7pLYgNuILt7XKlbLKd3BR1JqO0NLdtJ4SLViuIC1yOPBRb8jyxDUwvPMJtZU2NHC4/s1600/Logo+SMD.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="159" data-original-width="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkCuVH_B2EwfLEQqimc3X8QGOwusHsiyivD95N6ybhGp8J1djU30Fygettsej0ALvmFeBoMcaiaMo7pLYgNuILt7XKlbLKd3BR1JqO0NLdtJ4SLViuIC1yOPBRb8jyxDUwvPMJtZU2NHC4/s1600/Logo+SMD.jpeg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A quanto pare il candidato
sindaco di Tradizione e Progresso ha presentato una richiesta di accesso agli atti “contro” l’associazione Socialmente Donna. La capziosa furia nomotetica che pervade
il testo dell’interrogazione cela un proposito abbastanza evidente: mettere i bastoni
tra le ruote ad un’associazione composta da donne coraggiose e determinate che
si impegnano da anni per combattere la violenza di genere e per aiutare le
donne vittime di abusi e maltrattamenti. L’abnegazione di queste persone – che
tutti noi dovremmo ringraziare – è a titolo gratuito ed ognuna di loro spende
il proprio tempo e le proprie risorse semplicemente per aiutare altre persone
in difficoltà e per promuovere azioni di conoscenza e di sensibilizzazione. Il
valore straordinario di tutto questo è stato riconosciuto anche dalla
precedente amministrazione che ha sempre aiutato e supportato l’associazione
Socialmente Donna nella sua attività.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tra le iniziative promosse da
Socialmente Donna anche negli scorsi anni ci sono stati eventi teatrali e
rassegne cinematografiche, che avevano il duplice obiettivo di trasmettere
consapevolezza e di raggranellare un po’ di risorse per sostenere i costi
dell’attività associativa (manifesti, locandine, ecc.). Queste iniziative sono
state patrocinate dall’amministrazione Galli ed esponenti della giunta sono
stati spesso presenti (in primis l’ex assessora Nadia Ricci). All’epoca, il
consigliere Dell’Omo non aveva trovato nulla da eccepire, mentre adesso firma
un atto che ha tutta l'aria di essere finalizzato ad impedire che si svolga la rassegna
cinematografica.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per carità, niente da dire se uno
si sveglia la mattina con un improvviso afflato legalitario e decide di
controllare con insolito rigore ogni singolo stormir di fronda. Anzi, considerato
che nella sua personalissima scala delle priorità di intervento il primo atto
sembra quello di “sparare sulla croce rossa” (che purtroppo è una metafora solo
fino ad un certo punto), vorrei suggerirgli di farlo almeno in grande stile: attesa
la pericolosità dell’oscura compagine perché non attivare i NAS, la Forestale,
il KGB, le teste di cuoio, i NOCS, gli alpini, i cavalieri di malta, l’armata
rossa, la finanza, la CIA, la NATO, i caschi blu e tutti insieme, armati fino
ai denti, circondare la sede della pericolosa cellula eversiva, assicurare alla
giustizia le temibili malviventi e riportare finalmente la piena legalità nel
nostro piccolo paese?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
P.S. – Proprio in queste ore a
Sant’Omero si piange la morte di un’altra donna, vittima dell’ennesimo
femminicidio. Un altro caso in cui la vittima aveva inutilmente segnalato il
pericolo alle autorità competenti. Speriamo che non fossero troppo impegnate ad
impedire l’illecita somministrazione di patatine per trovare il tempo di
salvarle la vita.<o:p></o:p><br />
<br />
P.S. 2 - Nella prima stesura del post facevo erroneamente riferimento ad un'interrogazione, mentre in realtà si tratta sembra si tratti di una richiesta di accesso agli atti. Mi scuso per l'imprecisione anche se, ovviamente, sul piano sostanziale la questione non cambia di una virgola.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br /></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-53811707649278103952017-06-21T10:44:00.001+02:002017-06-21T10:44:31.500+02:00Caro criticone<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLdY0ax02xTtomCSXjIRpcOlj6B_pCt0adk6O9-Q76IPtyzJcFTriYMOoJAdB7qClmWExlun0sk8ODI3CtcAywC1mPhi4x8eJS7T-lldQyT0NPvjqxJhoyLWQ0YjnjvvSh09lZb06eTHrO/s1600/furio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="160" data-original-width="105" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLdY0ax02xTtomCSXjIRpcOlj6B_pCt0adk6O9-Q76IPtyzJcFTriYMOoJAdB7qClmWExlun0sk8ODI3CtcAywC1mPhi4x8eJS7T-lldQyT0NPvjqxJhoyLWQ0YjnjvvSh09lZb06eTHrO/s1600/furio.jpg" /></a>Caro criticone,<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
ho scoperto che esisti solo da
pochi giorni, ma stai dimostrando un impeto e una determinazione che ti
permetteranno di recuperare in fretta il lungo oblio in cui hai vissuto negli
ultimi anni. Sì, perché in effetti – e questo forse ti stupirà - la stragrande maggioranza
di ciò che adesso ti scandalizza era esattamente così anche prima dell’11
giugno.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono certo che nel recente
passato sarai stato assorbito da altri impegni e non avrai avuto modo di notare
lo sfacelo in cui versava il paese e le moltissime inefficienze che pesavano
sull’intera collettività. Il depuratore, tanto per fare un esempio, funzionava
poco e male già negli anni passati. Qualcuno – non tu, mi pare – aveva
inutilmente segnalato ad un’amministrazione troppo concentrata a spandere
cemento sul territorio labicano per pensare che fosse necessario adeguare gli
impianti di depurazione al mutato carico antropico. Cinque anni fa – e anche in
quella circostanza mi sa che eri un pelino distratto – è intervenuta la
magistratura e ha disposto il sequestro dei due impianti, individuando anche
alcune gravi ipotesi di reato. Questo scherzetto è costato a noi cittadini
alcuni milioni di euro, che stiamo ancora pagando. Dov’eri tu?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non parliamo dell’espansione
edilizia di questa città, che non è stata accompagnata dal necessario
adeguamento di tutte le infrastrutture e di tutti i servizi. Qualcuno – non tu,
insisto – ha posto il problema, ha segnalato la mancata realizzazione delle
opere di urbanizzazione, ha chiesto a gran voce che venissero fatte le opere
previste dalla normativa vigente per rendere vivibile una città.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Abbiamo avuto un mucchio di altri
problemi, che non sto qui ad elencare completamente, causati dalla cattiva
gestione amministrativa. Ti cito solo alcuni casi emblematici: 200mila euro per
una ciclabile mai finita, 300mila euro per l’acquisto di un mucchio di
ferraglia che non si sa nemmeno dove sia (la presunta opera di Eiffel), altre
centinaia di migliaia di euro per una biblioteca non funzionante, decine di
migliaia di euro per un progetto di sviluppo industriale a Colle Spina fermato
dall’opposizione di allora e dalla cittadinanza (tu c’eri? non ricordo…).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco caro criticone, di problemi
nel paese ne avevamo tantissimi e tu eri assente. Comprensibilmente assente,
perché in molti avevano un po’ di timore ad esprimere critiche e farlo era
sconsigliabile (io ad esempio ho ancora un paio di cause in corso per aver
osato esprimere il mio pensiero). Adesso questa enorme mole di problemi l’ha
ereditata la nuova amministrazione. Alcuni sono difficilmente sanabili (penso agli
errori di pianificazione urbanistica), altri avranno bisogno di tempo e di
impegno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Caro criticone, su una cosa hai
ragione: bisogna vigilare sull’operato di una giunta e fai bene a farlo. Però ti
invito a riflettere su un primo, importante, cambiamento. Ora l’esercizio della
critica non solo sarà possibile, ma sarà uno strumento di dialogo e di
collaborazione con l’attuale amministrazione. E’ un bel passo avanti, ti
assicuro. Nel frattempo goditi questo nuovo clima di serenità e di propensione
all’ascolto. E’ una cosa bella, ti assicuro. Se poi riesci anche a trasformare
i tuoi borbottii indistinti in una critica collaborativa e costruttiva, allora avremo
fatto tombola. E’ così che funzionano le comunità.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nota: il personaggio a cui si
rivolge il post è immaginario ed ogni eventuale riferimento a persone realmente
esistenti e borbottanti è puramente casuale.<o:p></o:p></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-86938001344577883252017-06-09T13:11:00.000+02:002017-06-09T13:11:17.252+02:00S’è girato i monno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp8hlSsfjRoIE3hggYjBgigOt10nyutp-KyXKpsSfvd_BsqFUFxiHAJpsSZ5Tkl5DQOujyQuWgQ_4cVDU_9NRR5NgToX5HkFzXkUEoGxXWuRio_HNfC7b9OXJY4BVkO6_AY-qaRhz0ulDe/s1600/Escher-Relativit%25C3%25A0.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="618" data-original-width="650" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp8hlSsfjRoIE3hggYjBgigOt10nyutp-KyXKpsSfvd_BsqFUFxiHAJpsSZ5Tkl5DQOujyQuWgQ_4cVDU_9NRR5NgToX5HkFzXkUEoGxXWuRio_HNfC7b9OXJY4BVkO6_AY-qaRhz0ulDe/s320/Escher-Relativit%25C3%25A0.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Avrei volentieri evitato di
entrare nella polemica sollevata dal miserabile volantino anonimo diffuso in
lungo e in largo per il paese pieno di veleno nei confronti non solo dei
candidati della lista n. 4, ma anche di chi in qualche modo deve avere commesso
l’imperdonabile errore di “schierarsi”, più o meno manifestamente, a favore
della coalizione guidata da Danilo Giovannoli. Ne avrei fatto volentieri a meno,
ma trovo stupefacente che adesso il volantino si trasformi in un pretesto per
attaccare ancora una volta proprio la lista Labico bene comune. “Sì, vabbé il volantino
– è l’ardita tesi – ma quanto è brutta questa cosa che si facciano collegamenti
più o meno espliciti ai propri avversari”. I quali, a quanto pare, si destano
ora dal sonno virginale di coloro ai quali Biancaneve “je spiccia casa”.
Proviamo dunque a mettere in fila alcune considerazioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ol>
<li style="text-align: justify;">Il volantino è la sommatoria
disgustosa e vomitevole di insinuazioni, allusioni, mistificazioni, insulti,
anche squallidamente sessisti, che nel complesso integra senza se e senza ma un
chiaro reato di diffamazione.</li>
<li style="text-align: justify;">Dei tre candidati sindaci
avversari, uno solo (a quanto mi risulta), Fausta Ledda del Partito Comunista,
ha espresso solidarietà nei confronti della lista n. 4, un altro ha
semplicemente detto qualcosa tipo “non sono stato io” e il terzo – quello che
ci ha tenuto a spiegare il significato della parola “diffamazione” – ha fatto
finta o non si è accorto di niente.</li>
<li style="text-align: justify;">Prima ancora dei candidati
sindaci, ciò che è davvero inquietante è il silenzio assordante del sindaco
attuale, al secolo Alfredo Galli. Il primo cittadino avrebbe il dovere morale
di intervenire al verificarsi di quello che giudico un vero e proprio attentato
alle regole della civile convivenza democratica. Il nostro, invece, se n’è
rimasto tranquillo e beato nel Palazzo. Un vero sindaco sarebbe corso dai
carabinieri e avrebbe presentato lui una querela per diffamazione, perché quell’atto
ingiurioso ha colpito non i singoli cittadini bersaglio dell’anonimo estensore
del volantino, ma un’intera comunità, la “sua” comunità, la comunità di cui lui
è – dovrebbe essere – il punto di riferimento e il garante. Perché non è
intervenuto? Perché non ha espresso una dura censura nei confronti dell’autore
del gesto? Perché ha lasciato che poche settimane prima venissero regolarmente affissi
ben due manifesti anonimi finalizzati a screditare la lista Labico bene comune?
Per incapacità, indolenza, menefreghismo? Qualcuno potrebbe addirittura leggere
nell’inerzia del sindaco un atteggiamento implicitamente collusivo.</li>
<li style="text-align: justify;">Trovo preoccupante che molti –
soprattutto tra i candidati e sostenitori di altre liste – tendano a
sottovalutare la gravità di quanto avvenuto. Perché questo genere di episodi
minano le basi del confronto democratico. Perché non si può parlare di un paese
civile, libero e democratico se un cittadino (non dico un candidato
consigliere, ma un semplice cittadino) non ha il diritto di esprimere la
propria personale opinione a favore di uno schieramento, perché altrimenti
rischia di essere messo alla berlina da un infamante foglietto di carta. Perché
a quel punto non è importante che quello c’è scritto sia vero, verosimile o
falso. Conta che in qualche modo si possa instillare il dubbio che in fondo
qualcosa di vero ci sia, soprattutto se si ha l’abilità di mescolare mezze
verità o riferimenti a fatti reali, perché una volta che hai mischiato merda e
farina, non è che sia facile separarle.</li>
</ol>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In tutto questo, l’attività
prevalente rimane quella di fare le pulci ai candidati e simpatizzanti della
Lista n. 4. Come si dice a Labico “S’è girato i monno”. Ma non preoccupiamoci.
Alle 23 di domenica 11 giugno succederà davvero.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-32807790740265433452017-06-06T15:13:00.000+02:002017-06-06T20:43:16.617+02:0011 giugno. A Labico si volta pagina<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9qro7UC33R6hsMu4-g36AkiM6Ke4sVEJxBFCHR9SicFy6bXLIUzrW697Jg6PozNGUQFP9b_gDqxLVDEGetoJ5apUMXNqkVyRInQLLGbKWIzd8jqSbjPcRsE4n9NsiPCnpBijRbWNLi_ht/s1600/GiuliaePaolo2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="960" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9qro7UC33R6hsMu4-g36AkiM6Ke4sVEJxBFCHR9SicFy6bXLIUzrW697Jg6PozNGUQFP9b_gDqxLVDEGetoJ5apUMXNqkVyRInQLLGbKWIzd8jqSbjPcRsE4n9NsiPCnpBijRbWNLi_ht/s320/GiuliaePaolo2.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mancano pochi giorni alle
elezioni amministrative in cui i cittadini di Labico sceglieranno la prossima
amministrazione. In qualche misura sarà una data storica per la nostra città,
che vedrà l’uscita definitiva di chi nel bene o nel male – e il mio giudizio è
netto e noto - è stato il principale protagonista della scena politica labicana:
Alfredo Galli.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non sono un assertore della
teoria che in politica rinnovamento sia necessariamente sinonimo di
miglioramento, ma in questo caso è evidente il bisogno che una classe
politica, un metodo politico ed una cultura politica – dei quali il sindaco uscente
è l’ineguagliabile incarnazione – chiudano definitivamente il ciclo. Questo
cambiamento non sta avvenendo per caso, ma è il naturale epilogo di un
percorso, durato dieci anni e costruito da molte persone (inter alios l’impareggiabile
passione del vulcanico Maurizio Spezzano) che hanno avvertito la necessità di
voltare finalmente pagina e che hanno lavorato con impegno e costanza per dare
una proposta davvero alternativa, fatta di contenuti, credibilità e preparazione.
Il percorso non è stato facile, ci sono stati problemi, difficoltà, sono stati anche
commessi degli errori. E’ il fisiologico limite di un progetto democratico, partecipato
e condiviso, ma è anche la sua ricchezza e la sua forza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dal 12 giugno Labico avrà
l’opportunità di rinascere. Sarà una sfida ardua e decenni di pessimo governo
locale peseranno come un macigno sui nuovi amministratori, ma sono convinto che
la squadra di Labico bene comune abbia le capacità e le competenze per
affrontarla in modo appropriato.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In una lista di persone
qualitativamente così elevata non è semplice sceglierne due – una donna e un
uomo, per la doppia preferenza di genere – a cui dare la propria fiducia. Io ho
deciso di esprimere la mia preferenza per due persone in grado di unire
l’entusiasmo della giovane età alla necessaria competenza ed alla sensibilità
sui temi che personalmente mi stanno più a cuore, a partire dalla tutela del
territorio e dell’ambiente in cui viviamo. L’11 giugno darò il mio voto alla
lista n. 4, Labico bene comune, ed esprimerò la mia preferenza per Giulia
Lorenzon e Paolo Galli, i quali, ne sono certo, daranno un apporto prezioso all’attività
della futura amministrazione comunale. A Giulia e Paolo, a Danilo Giovannoli e
a tutta la lista formulo i miei migliori auguri di buon
lavoro perché Labico torni ad essere quel “bene comune” di cui noi cittadini
abbiamo bisogno.<o:p></o:p></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-83180594548433283592017-05-18T15:14:00.001+02:002017-05-18T15:14:44.719+02:00Il figurone sul manifesto abusivo in 10 mosse<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span>Vedo su via Casilina un enorme cartellone
pubblicitario con la propaganda politica a favore di una lista per le prossime
elezioni amministrative. E’ chiaro che il cartellone non dovrebbe essere lì.
Chi l’ha messo non conosceva la norma, non l’ha capita o l’ha volutamente
ignorata.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Scrivo un post sul mio blog con cui segnalo
l’anomalia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span>La lista in questione risponde con un post su
facebook nel quale si cita a vanvera la legge e si afferma, in sostanza, che
quel cartellone sta bene dov’è.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->4.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Qualche simpatizzante della lista si premura di
individuare le screpolature del dito (anche di qualcun altro), ma non si
preoccupa di osservare con attenzione la luna (che proprio lì non ci dovrebbe
stare).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->5.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span>C’è chi fa presente tutte le violazioni di legge
commesse negli ultimi vent’anni in tutto il territorio della Regione Lazio (eh,
ma mica ti sei lamentato della locandina fuori posto affissa nel ’97 ad
Alatri…). Faccio sommessamente presente che non faccio il carabiniere ed è un
mio preciso diritto di cittadino segnalare ciò che ritengo opportuno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->6.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span>Altri dicono: se pensi che sia un illecito
avvisa chi di competenza. Ok, lo faccio, ma era abbastanza visibile e se ne
potevano accorgere da soli.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->7.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Replico alla risposta anonima della lista
responsabile dell’affissione abusiva spiegando in modo ancora più semplice
(forse un disegnetto avrebbe aiutato) le ragioni dell’illecito.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->8.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span>Arriva una controreplica (sempre anonima) un po’
contorta con una simpatica metafora geometrica sull’angolo giro il cui senso
sembra proprio di voler girare intorno alla questione. L’ignoto estensore insiste pervicacemente sul fatto che il manifesto sia perfettamente in
regola, citando, quasi con saccenteria, la legge violata e altre norme la cui attinenza
con la questione sollevata è paragonabile ad un intervento sulla meccanica
quantistica molecolare ad un convegno sul simposio di Platone. Molto
interessante, ma – citando un autorevole politico – che c’azzecca? La replica,
tanto per chiarire ulteriormente l’intenzione di cambiare argomento senza
affrontare il problema, termina invitandomi a commentare cose che ho scritto
cinque anni fa. Lo ringrazio per l’attenzione ma proprio non credo di
essere la persona più adatta per fare
l’esegesi di un testo scritto da me. Però sono sempre disponibile ad un
confronto , anche pubblicamente, su qualsiasi cosa (a parte meccanica
quantistica e simposio di Platone). Ovviamente il requisito necessario è quello
di esistere e non temere il confronto.</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->9.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Tolgono il manifesto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<!--[if !supportLists]-->10.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Sipario.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4hCKumGS5dKDTih1fa9EhlJTRWBv7xXrwdVpTCu4C0RS-qCDx0MQ0WAJq7ORZ48Dp3eFW4rNEh-Lys_kZIR-pzAyZIemeJs74EguUT4o9NHYnhEnAI6T3HzLfPHOm6IyOat9068CKK24b/s1600/manifestoabusivo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4hCKumGS5dKDTih1fa9EhlJTRWBv7xXrwdVpTCu4C0RS-qCDx0MQ0WAJq7ORZ48Dp3eFW4rNEh-Lys_kZIR-pzAyZIemeJs74EguUT4o9NHYnhEnAI6T3HzLfPHOm6IyOat9068CKK24b/s200/manifestoabusivo.jpg" width="150" /></a></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 53.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -35.25pt;">
<br /></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-84231600886853747182017-05-16T10:55:00.004+02:002017-05-16T10:55:51.788+02:00Sì, quel manifesto viola la legge.<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #666666;"><i><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">“non c’è la firma dell’autore … forse si
vergogna?” Citazione tratta dal sito
Rinnovare per Labico</span></i></span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tradizione e Progresso replica al
mio post di ieri sulla propaganda elettorale con un intervento un po’
schizofrenico in cui prima mi dà ragione in pieno e poi mi attacca
personalmente. Proviamo a rileggere insieme il post del quale sarebbe
interessante conoscere l’estensore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’inizio è la riscrittura
pedissequa del testo dell’art. 2 della legge a cui io avevo fatto riferimento
nel mio post (sì, l’avevo letta grazie) al termine del quale viene scritta la
frase “il Comune di Labico non ha definito alcuno spazio”, confermando quindi
che alla base di tutto c’è <b>l’inadempimento dell’amministrazione comunale </b>e di
un sindaco che governa la città di Labico da tempo immemore, ma che non è stato
in grado di dare attuazione ad una legge dello Stato non proprio recentissima (promulgata
nel 1956 e modificata nel 1975, come ci ricorda puntigliosamente il post di
Tradizione e Progresso).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Subito dopo Tradizione e
Progresso ammette implicitamente (e candidamente) di essere in torto,
affermando che l’affissione è stata precedente al 33° giorno, come se questo
sanasse l’illecito. La legge infatti afferma in modo non opinabile che quel
cartello è vietato e non dice che basta fare i furbi e metterlo prima dell’entrata
in vigore della disciplina che regola il corretto andamento della propaganda
elettorale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non ho alcuna voglia di
rispondere ad attacchi alla mia persona, però mi piacerebbe sapere chi si assume
la responsabilità di scrivere certe amenità. Politicamente ritengo che si debba
attribuire al candidato sindaco, Antonio dell’Omo, quanto viene scritto nella
pagina di Tradizione e Progresso ed è a lui che vorrei chiedere a che titolo si
permetta di attribuirmi l’orientamento politico. Trovo molto grave che dietro
ad un post sostanzialmente anonimo si facciano apprezzamenti sulle persone. In
ogni caso voglio rassicurare tutti: sono una persona libera e sono abituato a
non rendere conto a nessuno delle mie idee e delle mie scelte. Immagino che per
qualcuno non sarà facile comprenderlo, ma me ne farò una ragione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda il
riferimento all’interrogazione di Storace – che sulla questione c’entra come i
cavoli a merenda – posso solo dire che non mi interessano molto le
considerazioni di un nostalgico del ventennio che ha regalato una voragine
nella sanità del Lazio. L’interrogazione è rivolta a Zingaretti e sarà lui a
rispondere.</div>
<o:p></o:p><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sulle ultime due considerazioni
davvero sono senza parole. Accostare a me le critiche sulla nazionalità della
moglie del candidato o sull’assenza di “labicanità” (di cui sono stato anche
oggetto in un recente passato) mi sembra davvero ridicolo. Al limite, ma
proprio volendo, si potrebbe parlare dell’impegno sociale e culturale dei
candidati a favore di Labico prima della pubblicazione delle liste, ma non
vorrei sparare sulla croce rossa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMk1bIW2QvZqO35lyuQClzvR6ziKK3bvnEqkr3IQAICL41kieLuLn-DKIAon9szFaJYR11wclflaK5_EIe623M5NmOma0Y_WDYpC8fztRtXmBvrGjre4plVpTXpIMtiHXc4fx7XuNwtXMi/s1600/Screenshot+2017-05-16+09.38.12.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMk1bIW2QvZqO35lyuQClzvR6ziKK3bvnEqkr3IQAICL41kieLuLn-DKIAon9szFaJYR11wclflaK5_EIe623M5NmOma0Y_WDYpC8fztRtXmBvrGjre4plVpTXpIMtiHXc4fx7XuNwtXMi/s320/Screenshot+2017-05-16+09.38.12.png" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-75228978628815993702017-05-15T14:46:00.000+02:002017-05-15T14:46:50.934+02:00Più tradizione che progresso<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Qualcosa non quadra. C’è una
legge nazionale che disciplina le modalità di svolgimento della campagna
elettorale. La norma ha l’obiettivo di garantire il più possibile l’equilibrio
tra le forze in campo e stabilisce regole ben precise di comportamento a cui tutti
si dovrebbero attenere. Il primo onere stabilito dalla legge è in capo all’amministrazione
comunale che ha l’obbligo di “stabilire in ogni centro abitato speciali spazi
da destinare, a mezzo di distinti tabelloni o riquadri, esclusivamente
all'affissione degli stampati, dei giornali murali od altri e dei manifesti, avendo
cura di sceglierli nelle località più frequentate ed in equa proporzione per
tutto l'abitato”. In questo modo tutti i concorrenti potranno affiggere i
propri manifesti negli appositi spazi. Questo evita spreco di risorse e di
tempo e contribuisce a mantenere il decoro della città. Inutile dire che la nostra
amministrazione comunale non ha ancora provveduto.<o:p></o:p><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La stessa legge impone alcune
limitazioni, sempre con la finalità di garantire il massimo equilibrio nella
competizione elettorale. Tra queste c’è l’espresso divieto di “ogni forma di
propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo
pubblico”. E chi ha – almeno a mio avviso – violato palesemente questo divieto?
Proprio la lista che si è dichiarata in continuità con l’attuale
amministrazione, con un mega manifesto decisamente molto visibile. Talmente
visibile da destare stupore che nessuno degli organi competenti se ne sia
ancora accorto.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In attesa del ritorno alla
legalità, c’è qualcuno che trae indebito vantaggio da questa situazione. Per
fortuna l’11 giugno si volta pagina.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkWcn3Tka7CVQezurumyl9VQGrdiJKUyxhJTdvlF7Hn-glJYGpQcGa13o5tVZkTSGF7vcnKKIzf3wfPQlPlMEjNaq685wrIpvcz_8kTqtgSYDdqIZHapHqPKrmMO-HRRq0_8H8QjTT7WXA/s1600/DSC_0020.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkWcn3Tka7CVQezurumyl9VQGrdiJKUyxhJTdvlF7Hn-glJYGpQcGa13o5tVZkTSGF7vcnKKIzf3wfPQlPlMEjNaq685wrIpvcz_8kTqtgSYDdqIZHapHqPKrmMO-HRRq0_8H8QjTT7WXA/s320/DSC_0020.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-44315339439461368332017-05-04T00:16:00.000+02:002017-05-04T09:30:07.713+02:00Non è mai troppo tardi, Alfry.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3QtOvDdZxM_ezQBtgm9qPDwVOqWMqyfJ1bCQnZf9w2EYppqyUuLBqdP1VpT2NQcb_PQ7boXopjhyszV9rm7iCR0Nsbv98IBiX8IHdsXWfmL4zHmF-ZRVP3WlZER6Crmt5asB055qJ9pYb/s1600/20160522EOS+70D743.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3QtOvDdZxM_ezQBtgm9qPDwVOqWMqyfJ1bCQnZf9w2EYppqyUuLBqdP1VpT2NQcb_PQ7boXopjhyszV9rm7iCR0Nsbv98IBiX8IHdsXWfmL4zHmF-ZRVP3WlZER6Crmt5asB055qJ9pYb/s200/20160522EOS+70D743.JPG" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Caro Alfry,<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
davvero complimenti. Il video
autocelebrativo è proprio ben fatto e di straordinaria efficacia comunicativa.
Se non conoscessi abbastanza bene la situazione labicana probabilmente mi sarei
lasciato sedurre dall’elegante e a tratti commovente narrazione, accompagnata
da immagini impeccabili sotto il profilo tecnico, con sapienti inquadrature ad
esaltare il bello (magari appena sistemato dopo anni di incuria) e a nascondere
la trascuratezza e il degrado, che, non hai bisogno che te lo spieghi,
rimangono purtroppo all’ordine del giorno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mi conosci abbastanza bene da
sapere che proprio non ce la faccio a resistere alla tentazione di fare qualche
doverosa precisazione. Non so se avrò tempo a sufficienza, visto che gli
argomenti trattati sono davvero tanti e molti sono quelli non trattati e che
meriterebbero di essere citati, però qualcosa proverò a dirla, magari a rate.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Oggi voglio iniziare da quello
che vorrei definire “paradosso del verde”. Proprio tu, Alfry caro, che brandisci
con orgoglio la tua innata propensione alla cementificazione di ogni centimetro
quadrato di suolo, al punto da essere riuscito nella non facile operazione di
farti bloccare dalla Regione la variante al piano regolatore (presentata in bozza nel
2004, adottata nel 2007, trasmessa con le osservazioni alla regione nel 2008 e che
ancora non vede la luce), ti improvvisi amante della natura e dell’ambiente e
decanti orgoglioso le splendide virtù di ben due parchi urbani a Labico,
lasciando la parola a cittadine estasiate per la munificenza con cui hai
concesso alla popolazione questi due bei fazzoletti di verde.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco, proprio a questo proposito,
mi preme farti notare qualche aspetto non marginale della pochezza della tua
propaganda. Ci tengo ad informarti che
le due paradisiache aree verdi sono rispettivamente di circa 3600 (compreso il
campo di calcetto) e 2700 mq. Se ci aggiungiamo tutte le aree sportive del
paese (pallone e campo di calcio) dobbiamo aggiungere altri 6800 mq, per un
totale di 13.100 mq. Se consideri che il nostro comune ha una popolazione di
circa 6300 abitanti possiamo dire di avere circa 2 metri quadrati di aree verdi
(e sportive) a testa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ora prima di sperticarmi a
tessere le tue lodi per questo grande risultato mi sono andato a leggere le
norme che disciplinano la pianificazione urbanistica e che tu - che ti vanti di
aver dedicato la vita a questo - dovresti conoscere abbastanza bene. Nello
specifico il dm 1444 del 1968 (pensa, Alfry, c’era già quando hai iniziato a
fare politica) all’articolo 3, lettera c), stabilisce che ogni cittadino ha
diritto (diritto, Alfry, non gentile concessione del sovrano) a spazi verdi e
per lo sport ad una dotazione minima (minima, Alfry, quindi volendo anche di
più) di 9 metri quadrati, ossia il quadruplo di quella dei cittadini labicani.
E si ti vai a dare un’occhiata ai dati ISTAT scoprirai che per quanto riguarda
i capoluoghi di provincia (quindi ambiti urbani di maggiore concentrazione
abitativa) la dotazione media di verde urbano è di oltre 31 metri quadrati,
quindici volte quella dei cittadini labicani.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco, Alfry, allora volevo dirti
che intendo unirmi al coro di gratitudine che ha animato gli interventi del tuo
video. Grazie, Alfry, ma certo non per quei due spicci di verde. Grazie per
aver annunciato che levi il disturbo. Come diceva il maestro Manzi, non è mai
troppo tardi.<br />
<br />
<br />
P.S. - Per arrampicatori di specchi, portatori di travi e cercatori di pagliuzze: in effetti all'appello mancano parchi urbani di pregevole consistenza, quali, ad esempio, l'area verde dei cerchi e quella di Colle Spina. L'ordine di grandezza finale non varia (circa 14.400 mq totali) e i 2,1 mq pro capite potrebbero diventare 2,3 (magari andando a cercare qualche aiuoletta). Siamo sempre ad un quarto del minimo previsto dalla legge e ad un quindicesimo della media ISTAT. </div>
<o:p></o:p>Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-6871011640358322252017-04-26T16:25:00.002+02:002017-04-26T16:25:29.070+02:00#IOSTOCONRUGGERO<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj57XqbGFeZCZTL1R0V0Ql48qL_g6b5A7fFq_qp-3f1315WvjBWrPsEvu_I_J1cEd8GVJwMM_uU6J3exbk_-T2bxLy-BBxhJEIpHwW2HIaS6a79gyZ2kv2FrZb9ibFx5F5EWNUeBBIa-EE-/s1600/22683851480_bc815346f8_z.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj57XqbGFeZCZTL1R0V0Ql48qL_g6b5A7fFq_qp-3f1315WvjBWrPsEvu_I_J1cEd8GVJwMM_uU6J3exbk_-T2bxLy-BBxhJEIpHwW2HIaS6a79gyZ2kv2FrZb9ibFx5F5EWNUeBBIa-EE-/s320/22683851480_bc815346f8_z.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il fontanone a Labico</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ricordo perfettamente la mia
prima “visita guidata” alla scoperta dei tesori nascosti del territorio
labicano. E’ stato allora che ho avuto il piacere e il privilegio di conoscere
Ruggero, una persona straordinaria, appassionata della storia della nostra
piccola comunità e impegnata da sempre in prima linea nella tutela di questo
territorio. E’ sempre attivo nell’organizzazione di iniziative culturali e per
la valorizzazione del patrimonio storico di Labico. E’ sinceramente e
profondamente innamorato di questi luoghi, dei “suoi” luoghi e per questo vive
con disagio e frustrazione la devastazione, l’incuria e il degrado.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mi ricordo della volta in cui
organizzò un giro delle fonti, uno straordinario percorso storico-paesaggistico
che unisce buona parte del territorio labicano e che lui conosce ed è in grado
di illustrare alla perfezione, con dovizia di dettagli e informazioni. L’ho
accompagnato nel sopralluogo, durante il quale abbiamo fatto una eccezionale
raccolta di rifiuti di tutti i tipi, abbandonati senza ritegno un po’ ovunque.
Ricordo un motorino fatto a pezzi, decine di pneumatici, quintali di pane
finiti nella zona del Pantano non si sa come, frigoriferi, sanitari, mattonelle…
Un lavoro immane, che lui ha svolto con l’abnegazione di chi pensa che sia
giusto impegnarsi per “lasciare un mondo migliore di come l’abbiamo trovato”
(cit. Robert Baden-Powell).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tutto questo, Ruggero l’ha sempre
fatto in modo del tutto disinteressato. Non ha mai cercato ruoli nella pubblica
amministrazione, non ha mai cercato incarichi, non ha mai chiesto candidature.
Anzi, ha sempre preferito agire da “uomo libero” (cit. Giorgio Gaber), come del
resto è.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E trovo piuttosto miserabile che
proprio lui sia oggetto in questi giorni degli attacchi più beceri, più
squallidi, più grossolani, in qualche caso rasentando l’insulto o muovendo al
suo indirizzo accuse gravissime, al limite della diffamazione. Magari da chi
dovrebbe invidiare a Ruggero proprio quell’autonomia di pensiero di cui è
portatore.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ruggero non ha bisogno delle mie
parole per difendersi, però sono convinto che sia giusto e doveroso esprimere solidarietà
nei suoi confronti. Labico ha bisogno di persone così. #iostoconRuggero<o:p></o:p></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-62748915905739054572017-03-29T12:37:00.001+02:002017-03-29T12:37:33.091+02:00Non servirà a nulla<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non servirà a nulla la morte un
ragazzo di vent’anni. Non servirà a nulla la colossale figura di merda di tutte
le squallide testate fascistoide e razziste che si sono lanciate come avvoltoi
sulla notizia di un “ragazzo massacrato dal branco di albanesi”. Sono bastate
alcune indiscrezioni non confermate per trasformare il drammatico episodio in
una immediata sentenza di condanna per “gli stranieri”, brutti sporchi e
cattivi (cit. Ettore Scola) per definizione, magari infilandoci dentro anche
“gli zingari” e non fa niente che siano in realtà italiani (circa l’80 per
cento degli zingari che vivono nel nostro paese hanno la cittadinanza italiana)
perché il pregiudizio nei loro confronti si sottrae ad ogni considerazione logica.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non servirà a nulla che per circa
24 ore i social siano stati inondati da affermazione becere, razziste, stupide,
intrise di odio e violenza (“bisognerebbe dargli fuoco”, “ammazzateli tutti”,
“se ne vedo uno, lo metto sotto con la macchina”) all’indirizzo di questi
vigliacchi che vengono in Italia a infastidire le nostre (sì, aggettivo
possessivo) donne e dai quali bisogna difendersi in una guerra quotidiana del
bene (che siamo noi, orgogliosamente italiani) contro il male (gli stranieri,
soprattutto se poveri e disgraziati).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non servirà a nulla aver scoperto
che il “branco” era composto prevalentemente (e forse esclusivamente) da
cittadini italiani e che sia miseramente fallito il diffuso bisogno di avere un
nemico verso cui riversare le nostre frustrazioni e le nostre miserie. Un (ri)sentimento
folle sul quale speculano politici senza scrupoli e media che traggono
nutrimento da questa assurda spirale di odio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non servirà a nulla neanche
provare a chiedere come si faccia a distinguere i buoni dai cattivi. Sono buoni
quelli dalla pelle bianca? No, certo, ci sono stranieri bianchi e italiani
dalla pelle scura. Sono buoni i cattolici? Anche qui la linea di demarcazione sarebbe
difficile da tracciare. Sono buoni quelli che hanno la carta d’identità
italiana? E come facciamo con quelli di altre etnie diventati italiani? Sono
buoni quelli che pagano le tasse? Oddio, meglio di no, perché spesso sono gli
italiani ad evaderle e gli stranieri ad essere in regola. No, non c’è un modo
per distinguerli con le etichette, come al supermercato, i buoni dai cattivi, con
tutta la buona volontà. E infatti Salvini mica l’ha presentata una proposta di
legge per farlo. E non solo perché non sarebbe capace di scrivere un paio di
pagine in italiano, figurarsi una proposta di legge, ma proprio perché non
sarebbe possibile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non servirà a nulla nemmeno ogni
altra dannata tragedia in cui qualche italianissimo coglione farà del male ad
altri esseri umani, per le più bieche e futili ragioni, magari assalendo col
crick l’automobilista che non gli ha dato la precedenza o uccidendo la “propria”
donna, colpevole di non essere sufficientemente fedele all’immagine muliebre che si era
costruito. Una volta esclusa la presenza di sangue arabo nelle vene del
criminale, non resterà che declassare l’episodio a “tragica fatalità” e andare
oltre, sempre alla ricerca del mostro da sbattere in prima pagina e da dare in
pasto all’insensata ferocia della massa.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non servirà a nulla neppure
esprimere il proprio cordoglio e il proprio sgomento per una morte assurda e atroce.
No, non servirà a nulla, ma almeno, rispetto all’indifferenza, è un tentativo,
forse ingenuo, di restare umani.<o:p></o:p></div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102922097295909425.post-52720189466544059662017-03-24T16:04:00.000+01:002017-03-25T08:46:53.896+01:00Beep Beep, Willy il coyote ed altri animali fantastici.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeUiCYwWkacY9PQPW2JmXgnSIMs4g9VSpcE3eq-u5_zsdbqQmhQar6PS7oeoYrJ4R6ZGVE1zlB_uGvI_OAuyNslsu1GjiKGkTZHmH3c35R-64yuqFYUPVhN2JYs6jvaD8xx-CkrGKsWp-5/s1600/beepbeep.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeUiCYwWkacY9PQPW2JmXgnSIMs4g9VSpcE3eq-u5_zsdbqQmhQar6PS7oeoYrJ4R6ZGVE1zlB_uGvI_OAuyNslsu1GjiKGkTZHmH3c35R-64yuqFYUPVhN2JYs6jvaD8xx-CkrGKsWp-5/s1600/beepbeep.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io sono quello a destra.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono dell’idea che il dialogo e
il confronto siano un elemento vitale in un consesso civile (e democratico), ma
sono altresì convinto della necessità che questo straordinario strumento di
partecipazione venga utilizzato con la massima trasparenza. Posso dire, con un
pizzico di orgoglio, di avere sempre scelto di sottoscrivere i miei pensieri e
le mie critiche. Talvolta pagandone un prezzo, con reazioni scomposte e aggressive,
insulti, minacce, fino ad arrivare in tribunale. E questa è la ragione per cui
non sento alcun obbligo di dare risposte a chi esprime il proprio pensiero celandosi
dietro l’anonimato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ho avuto modo di leggere un post –
che in questi giorni è diventato un manifesto – in cui si affronta il tema
della politica labicana e in qualche modo mi chiama in causa, invitandomi
sostanzialmente a dare una spiegazione sulle mie (eventuali) scelte in vista delle
prossime amministrative. Sono stati esclusivamente i toni garbati a convincermi
non tanto ad una vera e propria replica – ma sono disposto a confronti pubblici
con chiunque su qualunque tema (sempre che ci sia qualcuno interessato ad
ascoltare) – quanto ad alcune precisazioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per una mia inguaribile
attitudine ad avere bisogno di un interlocutore proverò ad avvalermi della
tecnica di ZeroCalcare e darò un nome e un volto immaginari all’autore della
riflessione, che sarà denominato Beep Beep (un po’ per la propensione
antonomastica a celare le proprie sembianze con astuti accorgimenti e un po’
perché io in politica - e non solo - mi sento sempre più a mio agio nella parte
di Willy il coyote, ossia quello che, per dirla alla labicana, di solito “ce le
piglia”).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La riflessione di Beep Beep,
dunque, parte da alcune considerazioni critiche sulla lista civica Labico Bene
Comune, della quale si sottolinea l’“assenza di contenuti nuovi ed innovatori”.
Nuovi rispetto a cosa? All’attuale amministrazione? Ai programmi delle liste di
opposizione delle scorse tornate elettorali? Nuovo è sicuramente sinonimo di
miglioramento? E, soprattutto, quale proposta, in termini di contenuti,
vorrebbe Beep Beep? Io un’idea diversa di città e di amministrazione pubblica
ce l’ho e l’ho espressa piuttosto chiaramente nel corso degli ultimi dieci anni.
Non è cambiata affatto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Beep Beep prosegue la sua analisi
con un azzardato confronto tra il quadro politico nazionale e la realtà locale.
Mi limito ad osservare che il sistema elettorale maggioritario rende più
complesse le scelte identitarie e, in ogni caso, prima o poi il momento in cui
è necessario trovare – nell’interesse della comunità che ci si candida ad
amministrare –un momento di intesa e di mediazione con gli altri soggetti, a
meno che non si disponga di un consenso sufficientemente ampio. Nel 2007 questa
alleanza che “snatura completamente l’ideologia” c’era stata, nel 2012 non si è
trovato un accordo (capita), nel 2017 a quanto pare è prevalso il dialogo.
Terrei lontano le ideologie (o quel che ne resta) dalla scelta di unire forze di
opposizione con l’obiettivo di amministrare una città che è stata vittima di
politiche speculative che ne hanno compromesso gli equilibri sociali,
ambientali, territoriali ed urbanistici. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non spetta a me occuparmi del PD,
ma non condivido il tentativo di confondere i voti di partito con il giudizio
su una riforma costituzionale. E’ vero che il primo a compiere questa operazione
è stato proprio il promotore della riforma (l’ex premier Renzi) – commettendo tra
l’altro un enorme errore strategico – e probabilmente qualcuno avrà votato più
con la “pancia” che dando un giudizio di merito sulla proposta di modifica del
quadro costituzionale, ma i dati non sono assolutamente confrontabili. Conosco
elettori (ed eletti) del PD che hanno votato NO ed elettori (ed eletti) di
altri partiti che hanno votato SI. Le differenti valutazioni nel merito di una
riforma costituzionale non comportano necessariamente visioni inconciliabili di
un programma amministrativo, mentre, ad esempio, sono certo di non avere nulla
da spartire con qualcuno che come il sottoscritto ha votato NO, come, tanto per
fare un esempio, la Lega Nord.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Anche per quanto riguarda il
Movimento 5 Stelle labicano, non sono certo io a poter dare dei chiarimenti, ma
mi sembra di capire che non ci sarà una lista certificata alle prossime amministrative
(ce ne faremo tutti una ragione). Di più non saprei dire, soltanto non capisco
l’esigenza di affibbiarmi per forza un’etichetta e non vorrei che si cercasse
di confondere la mia attività lavorativa con le mie scelte politiche.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Al termine della riflessione Beep
Beep mi chiede come farò a votare per quello che viene definito “fritto misto
labicano”. In effetti non ha tutti i torti: come potrei votare un aggregato
eterogeneo che spazia dalla sinistra alla destra estrema, che ha malgovernato
il paese e devastato il territorio in questi ultimi decenni? Ecco, vorrei
rassicurare Beep Beep su questo. No, non l’ho mai fatto e non ho nessuna
intenzione di farlo adesso: Galli non avrà il mio voto!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Cordialmente</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Willy</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
P.S. – qualcuno dirà che la mia
non è una vera risposta. Può darsi che sia così. Però una vera risposta ha
bisogno di un requisito essenziale: una vera domanda. E una domanda a sua volta,
per essere vera, ha bisogno di qualcuno, in carne ed ossa, che la ponga.<o:p></o:p><br />
<br />
<br />
P.S. 2 - per completezza di informazione pubblico di seguito il contenuto del post a cui faccio riferimento:<br />
<br />
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"><span style="color: blue;"><i>IL FUTURO DI LABICO (?!?!)<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"><span style="color: blue;"><i>Il 2017 e’ stato pronosticato da molti come un anno di novità e
di colpi di scena per la scena politica nazionale e mondiale, ed in questo mese
di Febbraio la nostra realtà Labicana non sembra essere da meno….. Il 16
Febbraio e’ stata presentata la lista sostenitrice del candidato sindaco Danilo
Giovannoli, Lista composta da elementi del Partito Democratico di Labico e
denominata appunto, seguendo uno schema già perdente su scala nazionale ( anno
2013 elezioni politiche nazionali la lista del PD era appunto denominata Italia
Bene Comune ), Labico Bene Comune, ciò non a voler fare una critica sul nome (
si risparmia pure quella sul simbolo….) , ma sulla sostanza derivante dal nome,
ovvero quella che si rileva essere un’assenza di contenuti nuovi ed innovatori
per l’amministrazione locale che dovrebbero contraddistinguere, almeno a parole
le intenzioni degli esponenti della compagine presentata. <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<br /></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<span style="color: blue;"><i><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Bhe di nuovo sicuramente c’e’ l’eterogeneità di tale
lista……sorprende l’appoggio della compagine “legalità e trasparenza” del
consigliere Spezzano a tale lista, non puo’ non sfuggire anche a chi segue poco
la politica che mentre sul piano nazionale le distanze tra tutti i blocchi
delle sinistre a partire da Sinistra Italiana (proprio il 17.2 al congresso di
Rimini gli esponenti di tale partito hanno indicato come assolutamente impercorribile
l’alleanza con il PD) sino ad arrivare all’area di ispirazione del nostro
consigliere Spezzano ovvero l’area sinistra radicale ( Rifondazione Comunista
ed altri )ed il Partito Democratico ( al netto di eventuali scissioni dovremmo
vedere cosa ne rimarrà) siano siderali, il consigliere Spezzano abbia sposato
in pieno la causa del PD Labicano. Evidentemente avrà seguito troppo alla
lettera il consiglio dell’esponente PD Paris, che il 27 Febbraio 2013 ( per i
curiosi di constatare ecco il link :<span class="apple-converted-space"> </span></span><a href="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Flanotiziah24.com%2F2013%2F02%2Flabico-paris-pd-il-centro-sinistra-si-afferma-in-citta-il-pd-primo-partito-con-794-voti-cocente-sconfitta-per-spezzano%2F&h=ATOk4D4zBEwuz3jqHBsOUlPLl3rhs4R0IKCfyuzG28SPIFRxQYv_u1VvroeBHPkGLSbt9lNHWOqwWOjNUmed0Ogoqf70qylIFpjl3cvAWwIbLJ1OLtaiYF4F0qXhq-DMuhU&enc=AZO5c3SxJL0AriBgwiHhauFg7zJedVuWCvWpUxYxYaLamkCrF5SJ4Fn3hu8jguAVAWgRM8XiawZ8UkPHGDlYdY-8_v7rRGEV68H6-TkRC8w-95bKxjy3_6wqMZoogGrhFvtCiDbnQmS7arGlsJ_my-661SiZKy2WDDSwMEx6WI5FFst6mGrfKen9aS18M7VGA_Ks31WnkHiNir605uKIUQpm&s=1" target="_blank"><span style="font-family: inherit, serif; font-size: 10.5pt; text-decoration: none;">http://lanotiziah24.com/…/labico-paris-pd-il-centro-sinist…/</span></a><span class="apple-converted-space"><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;">) lo invitava ad avere “piu’ umiltà e
rispetto per gli altri”……ora va bene magari riflettere se eventualmente si
possa avere peccato in qualcosa ma da parte del Prof. Spezzano, risulta irreale
l’ammissione implicita con tale “alleanza” di tali comportamenti da parte sua,
sarebbe un’ammissione nei confronti degli 885 cittadini che alle scorse
elezioni comunali gli hanno dato fiducia che l’esperienza politica sin qui
dallo stesso condotta non ha prodotto i risultati che l’area di orientamento
politico del suo elettorato gli chiedeva, con un’alleanza che adesso ne snatura
completamente l’ideologia alleandosi con chi su scala nazionale e’ all’opposto
di tale compagine ideologica….<o:p></o:p></span></i></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<br /></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<span style="color: blue;"><i><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> Ai concittadini inoltre
l’idea Partito Democratico proprio non piace, infatti il 4 Dicembre scorso il
referendum che ha respinto la riforma costituzionale del PD e di Renzi a Labico
ha avuto un voto contrario a tale riforma pari al 71,26% , ovvero 2284 cittadini,
ora ci si chiede come i cittadini che hanno espresso forte la loro convinzione
contro le politiche del PD e del segretario ex presidente del Consiglio Renzi
possano votare in massa ( e’ questa la convinzione che nel paese circola tra i
sostenitori del PD ) per chi come Danilo Giovannoli e Benedetto Paris sono la
trasposizione diretta di tali politiche sul territorio nonché sostenitori in
particolari di Matteo Renzi (</span><a href="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Flanotiziah24.com%2F2013%2F11%2Flabico-danilo-giovannoli-invita-a-votare-renzi-alle-primarie-del-pd%2Fed&h=ATOnLViN39WkdT_mpfSZWhKSwaWskrYk-eWg5yQ3obCCeqU1SxWBamr_6WPpEQmaxRZNBjpp-w7OVBdN8tdbZCAkl7ki3M3dtqmhjoGf4Bz0upafCXqPq7gDYzr_84fXFyM&enc=AZPNYUxcvOFNums6a0K3_J3N0f_vnkVj419rLj5nSPSxhDUFi9ozbvuSYSSeTGoSva1ywhz6YxSBdayBtoofWyFFpHaLswA47gP1jeNKEa8w845N95oRoJyK9d2hVOOr-WPS1lp4j4k37zJAFjdjpN2ZyewALnYDfocEwPjci0g_yTFlMVbK3jRN4epyH-vckarFfG3m-uYdGLNkk1Ay4NxE&s=1" target="_blank"><span style="font-family: inherit, serif; font-size: 10.5pt; text-decoration: none;">http://lanotiziah24.com/…/labico-danilo-giovannoli-invit…/ed</span></a><span class="apple-converted-space"><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;">ancora<span class="apple-converted-space"> </span></span><a href="https://benedettoparis.wordpress.com/" target="_blank"><span style="font-family: inherit, serif; font-size: 10.5pt; text-decoration: none;">https://benedettoparis.wordpress.com</span></a><span class="apple-converted-space"><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;">“ il mio Si alla riforma ) , va da se
che di nuovo, di giovane, di innovatore per la nostra amata realtà locale non
si vede granchè….se poi la compagine per accaparrare voti va ad attingere a
bacini che fino a qualche giorno prima erano di tutt’altro schieramento ( e non
ci si riferisce solo alla sinistra ) il concetto appare ben chiaro a tutti i
cittadini. <o:p></o:p></span></i></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<br /></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<span style="color: blue;"><i><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Una riflessione a parte sulla domanda da “one million dollar”
che molti si fanno: che fine ha fatto il MoVimento 5 stelle a Labico ?? ci
ricordiamo tutti l’apparizione dell’ On. Frusone, deputato 5 stelle al
consiglio comunale del 29 Luglio 2013 e di come l’ex consigliere comunale
Tullio Berlenghi sul suo blog (</span><a href="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Ftullioberlenghi.blogspot.it%2F&h=ATMBhGvCXDPmn2ZsPjm7xwhk17p9yDPWdt6PKhHCg0fN9kMxaf6eTwh-5KQDfaPnfxn2GQzABxZu7AzdbI9tz6WqS7soGTl70AQgUY4h6yRsX_k2IYdmRqtxCN7J7brGAtE&enc=AZOy0Qm7qzDXHtGKgtTuHndcbQbiUgPw0o8mfCqfNc0mZEALem3m1R-P1GtRgb6LYGsZMByFlBJDFfLB0uNKeVwtG-KfQC-BsTSKIgG43q80v_muGRG-q8coR7ExqKe5YWzmbmKCMDxvA7FwDyiPtLBzyQbgCL02AaM2_uytwdLrW2GiQEOcTiWStjm11qGfMggRmB_y-d8yvGOrkvyA5-vs&s=1" target="_blank"><span style="font-family: inherit, serif; font-size: 10.5pt; text-decoration: none;">http://tullioberlenghi.blogspot.it</span></a><span class="apple-converted-space"><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></span><span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;">articolo sezione 2013 TITOLO “quod erat
demostrandum” ) unitamente al consigliere Spezzano parlasse dell’evento come
una partecipazione diretta della loro compagine a quanto era avvenuto, segnando
una chiara vicinanza d’intenti con il MoVimento, come esaminando l’attività
parlamentare del MoVimento appare chiara la collaborazione di Tullio Berlenghi
con il MoVimento stesso, ora sarebbe sicuramente molto gradita un’opinione di
un illustre cittadino Labicano cosi attivo nella vita politica locale ed in particolare
su temi ambientali che a tutti devono essere cari come Tullio Berlenghi, potrà
votare per il “fritto misto Labicano” che spazia dalla destra alla sinistra
estrema?<o:p></o:p></span></i></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"><span style="color: blue;"><i>..L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera
passivamente, ma opera. (A. Gramsci )<o:p></o:p></i></span></span></div>
<br />
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt;">
<span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 10.5pt;"><span style="color: blue;"><i>..ci sono due diversi tipi
di persone nel mondo, coloro che vogliono sapere, e coloro che vogliono
credere. (F. Nietzsche)</i></span><span style="color: #1d2129;"><o:p></o:p></span></span></div>
</div>
Tulliohttp://www.blogger.com/profile/05134097721627163751noreply@blogger.com0