Contrordine
compagni. Non faccio in tempo a scrivere un post per esprimere il mio stupore per una convocazione con un solo punto all’ordine del giorno, che, nel giro di
poche ore, vengo smentito. Allora meglio rettificare subito: i punti all’ordine
del giorno del prossimo consiglio comunale sembra siano diventati due. Ancora
una volta la legge viene ampiamente “interpretata”. La norma (che è del 1915 e
probabilmente non hanno ancora fatto in tempo a leggerla) prevede che “in caso
di urgenza” possano essere aggiunti dei punti all’ordine del giorno.
L’”urgenza” in questo caso è determinata dal fatto che intendono aumentare
l’IMU. Ma, santa pazienza, 48 ore fa, non sapevano di avere in serbo questo
insano proposito? Certo che sì. Il problema è che non è elegante affiggere i
manifesti di convocazione del consiglio comunale con la dicitura “punto n. 2 –
stangata ai cittadini”. Meglio fare tutto alla chetichella, come al solito.
Possibilmente – anche in questo caso aggirando un’altra norma (adottata per
ridurre i costi della politica) – con la quale il Parlamento aveva stabilito che
i consigli comunali andrebbero convocati “preferibilmente” fuori dall’orario
lavorativo. Per ridurre i costi della politica e, aggiungo io, per dare la
possibilità ai cittadini di assistere ai consigli. E sarà stata la stessa
identica motivazione – da un altro punto di vista – a fare optare per l’orario
in cui i cittadini lavorano. Pare che il luogo della convocazione sia ancora da
stabilire. Non a Palazzo Giuliani – che darebbe troppo nell’occhio – né nel
Palazzo del Comune (troppo prevedibile). Si ipotizza qualche scantinato, al
riparo da sguardi indiscreti. Del resto stanno lavorando per noi e non è il
caso di disturbarli. Tanto chi li ha eletti e ha riposto in loro piena fiducia
sa bene che sono personcine perbene, gente di parola e che rispetterà alla virgola
il proprio programma elettorale. Un programma che, ad un certo punto, recita: “Sarà
nostra cura, vista la crisi economica e l’alta tassazione a livello statale che
colpisce il cittadino, contenere al minimo l’aliquota IMU sulla prima casa.”. O
no?
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