Il testo dell'articolo pubblicato su Terra del 27 ottobre 2010 (www.terralazio.it).
Ci sono almeno due modi per fare le cose. Quello semplice, in cui si dispone di risorse, persone, mezzi, spazi ed è sufficiente avere un’idea, non necessariamente buona, per organizzare qualcosa e, magari, anche qualcosa che funziona. Poi ce n’è un altro. Più complicato. Quello in cui si parte senza risorse, con poche persone, pochissimi mezzi e spazi precari. Lì servono alcune condizioni aggiuntive: l’idea deve essere necessariamente buona e le (poche) persone devono essere in gamba, motivate, caparbie e non del tutto normali. Ed è con la seconda modalità che è nato il premio per i piccoli reporter “Giornalisti nell’erba”. Un concorso che è arrivato alla sua quinta edizione e che è nato quasi per scommessa, grazie alla felice intuizione di Paola Bolaffio, grintosa e vulcanica giornalista, la quale, con il fondamentale aiuto di uno sparuto gruppetto di giovani e valenti collaboratori, è riuscita a vincere una scommessa.
E così, dalla prima edizione con poche decine di partecipanti, si è giunti ad un vero proprio evento, che ha visto l’entusiastica partecipazione di migliaia di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, provenienti da tutte le regioni d’Italia. Il tema con cui si cimentano i giovani giornalisti ha sempre a che fare con l’ambiente, ma mai in modo generico. Ogni anno infatti si affrontano specifiche – e complesse – questioni. Nelle passate edizioni si è parlato di rifiuti, acqua, energia. L’argomento della V edizione - scelto insieme all’Esa-Esrin Agenzia spaziale europea, principale sponsor della manifestazione - è il Pianeta vivente. Lo spunto viene dalla campagna mondiale Living Planet del Wwf, che ogni due anni esamina i “debiti” e i “crediti” del rapporto tra Uomo e Pianeta e fornisce analisi sullo stato di salute della Terra e dell’ambiente. E il pianeta viene considerato non solo come risorsa da utilizzare, ma si cerca di analizzare e approfondire il complesso rapporto tra l’uomo e l’ecosistema, che ci permette di vivere, che può essere causa di morte e distruzione con i suoi eventi calamitosi, che può essere vittima delle nostre politiche avide e predatorie.
La principale novità di Giornalisti nell’erba 2011, dovuta proprio all’enorme successo degli scorsi anni che ha reso necessaria l’adozione di una rigorosa tempistica, è la pre-iscrizione obbligatoria entro il 20 novembre. Per l’invio degli elaborati ci sarà tempo fino al 15 febbraio. Anche quest’anno molti esponenti del mondo del giornalismo e dell’ambientalismo hanno dato la propria disponibilità a collaborare e a far parte della giuria o del comitato dei garanti. A giudicare i giovani reporter ci saranno, tra gli altri: Francesco Maria Bei (La Repubblica), Paolo Fallai (Corriere della Sera), Alberto Fiorillo (Legambiente), Claudia Fusani (l’Unità), Gaetano Savatteri (Tg5), Natalia Augias (Rai), Alessandro Cecchi Paone (giornalista, docente di storia, teoria e tecnica del documentazioni), Roberto Natale (presidente Federazione nazionale della stampa), Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Sandro Ruotolo (giornalista Rai), Pietro Suber (Tg5 e Matrix), Maurizio Torrealta (Rai Tg24), Mario Tozzi (geologo e conduttore tv). Per informazioni: www.giornalistinellerba.org (tel. 06/94340043).
E così, dalla prima edizione con poche decine di partecipanti, si è giunti ad un vero proprio evento, che ha visto l’entusiastica partecipazione di migliaia di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, provenienti da tutte le regioni d’Italia. Il tema con cui si cimentano i giovani giornalisti ha sempre a che fare con l’ambiente, ma mai in modo generico. Ogni anno infatti si affrontano specifiche – e complesse – questioni. Nelle passate edizioni si è parlato di rifiuti, acqua, energia. L’argomento della V edizione - scelto insieme all’Esa-Esrin Agenzia spaziale europea, principale sponsor della manifestazione - è il Pianeta vivente. Lo spunto viene dalla campagna mondiale Living Planet del Wwf, che ogni due anni esamina i “debiti” e i “crediti” del rapporto tra Uomo e Pianeta e fornisce analisi sullo stato di salute della Terra e dell’ambiente. E il pianeta viene considerato non solo come risorsa da utilizzare, ma si cerca di analizzare e approfondire il complesso rapporto tra l’uomo e l’ecosistema, che ci permette di vivere, che può essere causa di morte e distruzione con i suoi eventi calamitosi, che può essere vittima delle nostre politiche avide e predatorie.
La principale novità di Giornalisti nell’erba 2011, dovuta proprio all’enorme successo degli scorsi anni che ha reso necessaria l’adozione di una rigorosa tempistica, è la pre-iscrizione obbligatoria entro il 20 novembre. Per l’invio degli elaborati ci sarà tempo fino al 15 febbraio. Anche quest’anno molti esponenti del mondo del giornalismo e dell’ambientalismo hanno dato la propria disponibilità a collaborare e a far parte della giuria o del comitato dei garanti. A giudicare i giovani reporter ci saranno, tra gli altri: Francesco Maria Bei (La Repubblica), Paolo Fallai (Corriere della Sera), Alberto Fiorillo (Legambiente), Claudia Fusani (l’Unità), Gaetano Savatteri (Tg5), Natalia Augias (Rai), Alessandro Cecchi Paone (giornalista, docente di storia, teoria e tecnica del documentazioni), Roberto Natale (presidente Federazione nazionale della stampa), Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Sandro Ruotolo (giornalista Rai), Pietro Suber (Tg5 e Matrix), Maurizio Torrealta (Rai Tg24), Mario Tozzi (geologo e conduttore tv). Per informazioni: www.giornalistinellerba.org (tel. 06/94340043).
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