Mancano pochi giorni alle
elezioni amministrative in cui i cittadini di Labico sceglieranno la prossima
amministrazione. In qualche misura sarà una data storica per la nostra città,
che vedrà l’uscita definitiva di chi nel bene o nel male – e il mio giudizio è
netto e noto - è stato il principale protagonista della scena politica labicana:
Alfredo Galli.
Non sono un assertore della
teoria che in politica rinnovamento sia necessariamente sinonimo di
miglioramento, ma in questo caso è evidente il bisogno che una classe
politica, un metodo politico ed una cultura politica – dei quali il sindaco uscente
è l’ineguagliabile incarnazione – chiudano definitivamente il ciclo. Questo
cambiamento non sta avvenendo per caso, ma è il naturale epilogo di un
percorso, durato dieci anni e costruito da molte persone (inter alios l’impareggiabile
passione del vulcanico Maurizio Spezzano) che hanno avvertito la necessità di
voltare finalmente pagina e che hanno lavorato con impegno e costanza per dare
una proposta davvero alternativa, fatta di contenuti, credibilità e preparazione.
Il percorso non è stato facile, ci sono stati problemi, difficoltà, sono stati anche
commessi degli errori. E’ il fisiologico limite di un progetto democratico, partecipato
e condiviso, ma è anche la sua ricchezza e la sua forza.
Dal 12 giugno Labico avrà
l’opportunità di rinascere. Sarà una sfida ardua e decenni di pessimo governo
locale peseranno come un macigno sui nuovi amministratori, ma sono convinto che
la squadra di Labico bene comune abbia le capacità e le competenze per
affrontarla in modo appropriato.
In una lista di persone
qualitativamente così elevata non è semplice sceglierne due – una donna e un
uomo, per la doppia preferenza di genere – a cui dare la propria fiducia. Io ho
deciso di esprimere la mia preferenza per due persone in grado di unire
l’entusiasmo della giovane età alla necessaria competenza ed alla sensibilità
sui temi che personalmente mi stanno più a cuore, a partire dalla tutela del
territorio e dell’ambiente in cui viviamo. L’11 giugno darò il mio voto alla
lista n. 4, Labico bene comune, ed esprimerò la mia preferenza per Giulia
Lorenzon e Paolo Galli, i quali, ne sono certo, daranno un apporto prezioso all’attività
della futura amministrazione comunale. A Giulia e Paolo, a Danilo Giovannoli e
a tutta la lista formulo i miei migliori auguri di buon
lavoro perché Labico torni ad essere quel “bene comune” di cui noi cittadini
abbiamo bisogno.
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