18 maggio 2017

Il figurone sul manifesto abusivo in 10 mosse

1.               Vedo su via Casilina un enorme cartellone pubblicitario con la propaganda politica a favore di una lista per le prossime elezioni amministrative. E’ chiaro che il cartellone non dovrebbe essere lì. Chi l’ha messo non conosceva la norma, non l’ha capita o l’ha volutamente ignorata.
2.                  Scrivo un post sul mio blog con cui segnalo l’anomalia.
3.                 La lista in questione risponde con un post su facebook nel quale si cita a vanvera la legge e si afferma, in sostanza, che quel cartellone sta bene dov’è.
4.                  Qualche simpatizzante della lista si premura di individuare le screpolature del dito (anche di qualcun altro), ma non si preoccupa di osservare con attenzione la luna (che proprio lì non ci dovrebbe stare).
5.               C’è chi fa presente tutte le violazioni di legge commesse negli ultimi vent’anni in tutto il territorio della Regione Lazio (eh, ma mica ti sei lamentato della locandina fuori posto affissa nel ’97 ad Alatri…). Faccio sommessamente presente che non faccio il carabiniere ed è un mio preciso diritto di cittadino segnalare ciò che ritengo opportuno.
6.             Altri dicono: se pensi che sia un illecito avvisa chi di competenza. Ok, lo faccio, ma era abbastanza visibile e se ne potevano accorgere da soli.
7.                  Replico alla risposta anonima della lista responsabile dell’affissione abusiva spiegando in modo ancora più semplice (forse un disegnetto avrebbe aiutato) le ragioni dell’illecito.
8.           Arriva una controreplica (sempre anonima) un po’ contorta con una simpatica metafora geometrica sull’angolo giro il cui senso sembra proprio di voler girare intorno alla questione. L’ignoto estensore insiste pervicacemente sul fatto che il manifesto sia perfettamente in regola, citando, quasi con saccenteria, la legge violata e altre norme la cui attinenza con la questione sollevata è paragonabile ad un intervento sulla meccanica quantistica molecolare ad un convegno sul simposio di Platone. Molto interessante, ma – citando un autorevole politico – che c’azzecca? La replica, tanto per chiarire ulteriormente l’intenzione di cambiare argomento senza affrontare il problema, termina invitandomi a commentare cose che ho scritto cinque anni fa. Lo ringrazio per l’attenzione ma proprio non credo di essere  la persona più adatta per fare l’esegesi di un testo scritto da me. Però sono sempre disponibile ad un confronto , anche pubblicamente, su qualsiasi cosa (a parte meccanica quantistica e simposio di Platone). Ovviamente il requisito necessario è quello di esistere e non temere il confronto.
9.                  Tolgono il manifesto.
10.               Sipario.




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