E’ chiaro il motivo per il quale
il nostro sindaco, Alfredo Galli, è così ostile alla trasparenza e usa tutte le
armi, al limite del lecito, per rendere la vita difficile a chi cerca di capire
come funziona la macchina amministrativa. Magari – ad esempio – inventandosi le
scuse più miserabili per proibire la registrazione delle sedute del consiglio
comunale. Un po’ più complicato impedire la pubblicazione degli atti di giunta
e di consiglio, anche se – bisogna riconoscere – fa di tutto perché avvenga il
più tardi possibile e con atti che contengano il minimo indispensabile. Però,
anche con queste limitazioni, è sempre molto istruttivo dare un’occhiata al
nostro albo pretorio on line.
In questi giorni sono state
pubblicate due delibere, la n. 84 e la n. 85 del 2012. L’ultima delibera
pubblicata risaliva a novembre ed era la n. 82. E la n. 83? Non se ne sa nulla.
In teoria potrebbe esistere e produrre effetti giuridici, senza che nessuno lo
sappia. Qualche maligno potrebbe pensare che in questo modo si potrebbero
nascondere imbrogli grandi e piccoli. Noi, ovviamente, non lo pensiamo, però
saremmo più tranquilli se vedessimo la normale e corretta pubblicazione delle
delibere man mano che vengono approvate e non “congelate” in attesa di non si
sa bene cosa.
La numero 82 aveva una giunta
composta da quattro persone. Galli, Scaccia, Ricci e l’onniassente Mirko Ulsi,
il primo degli eletti della maggioranza, ma con imbarazzante tasso di
partecipazione alle riunioni di giunta. Circola una fantasiosa voce secondo la quale
l’obiettivo del giovane assessore sarebbe stato quello di ottenere – grazie
alla carica istituzionale – il trasferimento in zona, ottenuto il quale si
sarebbe dimesso da assessore per lasciare spazio ad altri. Un simile scenario
sarebbe talmente desolante ed umiliante (anche per chi ne dovesse divenire
complice) da renderlo del tutto incredibile. Resta il fatto che la giunta, da
novembre a dicembre, si è improvvisamente contratta, come dimostra la delibera
n. 84. Da quattro è passata a tre. Senza che nessuno si degnasse di comunicare
questo cambiamento. Ulsi non è più “assente”, semplicemente non è più in
giunta. E nessuno lo ha sostituito. C’è un assessorato vacante? Galli ha preso
l’interim dell’urbanistica? Ossia ha ufficializzato il governo della materia di
cui si occupa da sempre, anche se ha sempre preferito affidarlo formalmente ad
altri? Il plenum della giunta è stato ridotto da quattro a tre senza dir nulla
a nessuno? C’è uno straccio di atto di dimissioni? Di revoca dell’incarico? Di
un qualunque accidente che faccia capire cosa succede nelle stanze del Palazzo?
No. Nulla di nulla. In compenso bastano tre persone a ratificare lo sperpero di
12500 euro pubblici, senza capire chi ha intascato quanto. L’unica, amara,
considerazione è che le iniziative organizzate dalle associazioni, a costi
decisamente più bassi, sono state di gran lunga più vitali e partecipate del
famigerato incantesimo della notte di mezza estate, con tanto – come recita la
delibera – di “ricco buffet”. Non oso chiedere chi si è seduto intorno al
tavolo apparecchiato con il “ricco buffet”.
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