"Una vittoria di Labico e dei labicani". Questo il commento a caldo di Tullio Berlenghi, capogruppo di opposizione al comune di Labico, dopo l'odierno consiglio comunale che ha visto la revoca della discutibile delibera sull'istituzione di un'area di sviluppo industriale nel paese.
"La sciagurata idea di trasformare una parte importante del territorio agricolo di Labico in industriale è stata definitivamente archiviata. Sono stati necessari mesi di lunghe battaglie per spiegare, prima alla maggioranza - che però ha fatto orecchie da mercante, accusandoci addirittura di dire delle menzogne – e poi ai cittadini - in particolare quelli di Colle Spina, che avrebbero subito i danni maggiori – quali pericoli comportava, per l'ambiente e per la salute, la realizzazione del consorzio per lo sviluppo industriale a Labico. Sono stati proprio i cittadini di Colle Spina, che hanno partecipato numerosi all'assemblea di presentazione del progetto il 25 settembre scorso, ad esprimere una netta contrarietà alla devastazione del territorio e l'opposizione – prosegue Berlenghi - si è limitata a dare le informazioni complete e trasparenti che l'amministrazione lesinava a fornire. Il risultato è stato che lo stesso sindaco che con tanta enfasi aveva illustrato la proposta un mese fa, ha presentato la delibera con cui si è chiusa la partita. L'unico problema è che – a causa dell'avventatezza con cui amministratori poco accorti gestiscono la cosa pubblica – questo inciampo costerà 20mila euro ai cittadini labicani".
"Per il futuro – conclude il capogruppo di Cambiare e Vivere Labico - invitiamo l'amministrazione a fare le proprie scelte di sviluppo con maggiore cautela e ponderazione, avviando da subito l'informazione e la partecipazione dei cittadini e, soprattutto, chiediamo che si seguano modelli di sviluppo meno orientati alle speculazioni e agli interessi di pochi, ma che perseguano invece il benessere e la qualità della vita dei labicani tutti, compresi quelli di Colle Spina".
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