Sono appena stato all’udienza per
la causa civile intentatami da Alfredo
Galli per una – presunta – diffamazione nei suoi confronti.
E’ buffo notare che proprio quelli che disprezzano il ricorso alla magistratura
– considerata un’arma “politica” impropria – decidono di avvalersene quando
iniziano a soffrire la pressione del proprio avversario politico. Era già successo
per la diffusione di un bollettino informativo da parte dell’opposizione, per
il quale il Sindaco decise persino di fare una denuncia penale (il reato
sarebbe “stampa clandestina”). Tra i denunciati c’era persino “Leo Vitro” (un
simpatico pseudonimo del quale, a quanto sembra, gli esponenti della
maggioranza non avevano colto l’ironia), ma mancava colui il quale è diventato
il candidato sindaco di Cambiare e Vivere. Un po’ perché, probabilmente, non era
considerato realmente un “nemico”, da combattere attraverso la via giudiziaria,
un po’ perché non avevano avuto la pazienza necessaria di scorrere le centinaia
di pagine delle pubblicazioni per trovare una sua firma. Con un po’ di pazienza
una l’avrebbero trovata. Magari una sola, ma c’era. Ne sono (quasi) sicuro. In
quella circostanza la polizia giudiziaria si era trovata costretta ad avviare
una penosa indagine per accertare se i denunciati avevano realmente commesso il
gravissimo reato ereditato dal ventennio fascista e rimasto quasi per caso nel
nostro ordinamento giuridico.

In questa, come in altre
battaglie per la legalità, sono rimasto praticamente solo (non del tutto, per
fortuna, e sono grato a chi mi è stato vicino). C’era stato un impegno unanime
a sostenere le spese legali per i procedimenti giudiziari in cui – in nome e
per conto del gruppo - ero coinvolto – sono anche parte civile e testimone in un
processo penale in cui Alfredo Galli è imputato per reato contro la pubblica
amministrazione –, ma la nuova linea politica di Tulli e dei suoi pochi
sostenitori che si sono appropriati di Cambiare e Vivere Labico sembra essere
più orientata a fare nuove promesse che a mantenere quelle vecchie.
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